La lunga agonia di sale giochi, scommesse e bingo supera 300 giorni e nulla di buono si prospetta all’orizzonte

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Il settore del gioco pubblico vive la pagina più triste della storia. A causa della pandemia la lunga agonia di sale giochi, scommesse e bingo supera 300 giorni e nulla di buono si prospetta all’orizzonte. La chiusura forzata in questo arco di tempo considerevole è un triste primato che sta mettendo in ginocchio gli imprenditori e i lavoratori. L’Agimeg ha verificato che le sale giochi, sale scommesse e sale bingo sono state chiuse per circa 10 mesi su 14 totali.

Una situazione catastrofica e non c’è luce in fondo al tunnel poiché l’apertura non avverrà prima del 2 giugno. Altri interminabili giorni di saracinesche abbassate. Il settore del gioco pubblico è il terzo comparto industriale in Italia con l’1% di PIL e genera entrate erariali per oltre 11 miliardi di euro l’anno. In questo tragico anno l’Erario ha già perso 5 miliardi di euro.

I numeri del settore del gioco

Non tutti hanno mai fatto caso ai numeri del ramo. Prima della pandemia l’intero settore generava 14 miliardi di valore aggiunto creato, 2 miliardi di valore di consumo indotto, 5 miliardi di effetti economici indiretti.

Sul territorio nazionale sono presenti 300 concessionari, circa 80.000 punti sui territori e 3.200 imprese di gestione. Nelle sale giochi, scommesse e bingo lavorano 150 mila persone.

A seguito della pandemia il 60% delle imprese rischia di scomparire e 60mila dipendenti corrono il rischio concreto di perdere il posto di lavoro per sempre.

Chi approfitta delle chiusure

Sale giochi, scommesse e bingo legale sono congelati ma purtroppo c’è chi approfitta di queste chiusure facendo affari loschi. Parliamo della criminalità organizzata che gestendo bische clandestine e videopoker continua a fare affari d’oro.  Infatti il business delle mafie nel gioco d’azzardo illegale ha raggiunto i 22 miliardi di euro.

Eppure le forze dell’ordine hanno aumentato i sequestri di attività illecite durante il periodo di lockdown.

Il lavoro delle forze dell’ordine

In questi ultimi 14 mesi le forze dell’ordine hanno scoperto spesso delle sale clandestine dedite al gioco illegale e collegate con la criminalità.

La lunga agonia di sale giochi, scommesse e bingo supera 300 giorni e nulla di buono si prospetta all’orizzonte.

Purtroppo lo Stato non ha fatto bene i conti in tutti i sensi. La chiusura forzata e prolungata non solo ha portato meno soldi in cassa ma ha anche alimentato attività illegali gestite dalla criminalità organizzata.

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