La locomotiva americana non si ferma

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Anche la rilevazione  odierna del red-book (una specie di libro mastro su cui si annotano negli Stati Uniti importanti rilevazioni macro-economiche in particolare in ambito di consumi e relative vendite) ci conferma che la locomotiva USA è bel lungi dall’arrestare la propria corsa.


Anche gli indici americani sono tonici e solo fattori esterni paiono poterne bloccare la corsa.
In particolare il Nasdaq sospinto dalla congiuntura favorevole pare dover ritoccare i massimi storici da un momento all’altro.
Vediamo ora , giusto per cautela, quali potrebbero essere i fattori esterni in grado, ritengo non prima di settembre, di invertire con decisione il trend dei listini americani:

1) la manovra sui tassi della FED è attesa verso fine settembre ma un proliferare di dati positivi, seguito  da qualche accesa dichiarazione favorevole alla stretta monetaria di qualche falco del board potrebbe portare nervosismo e chiusura di posizioni;

2) le banche americane sono a discreta distanza dallo spauracchio di Grecia e Turchia ma si sa il contagio in caso la crisi mediterranea dovesse deflagrare sarà rapido ed anche oltre oceano le prese di profitto pioveranno a catinelle;
3) la guerra commerciale dei dazi è il classico strumento di “tortura” che i mercati rispolverano quando serve gettare benzina sul fuoco, al momento Trump pare avere sotterrato l’ascia di guerra più affilata ma basterà una dichiarazione un po’ più cruda delle ultime rilasciate per dare di nuovo fuoco alle polveri.
il mercato americano resta dunque il più solido a tutti gli effetti ma nel caso la cara vecchia Europa dovesse davvero riprendere a battere in testa anche le borse USA si allontaneranno velocemente dal trend rialzista in corso.

 

Gianluca Braguzzi
CFI Asset Management and Organization WIAM

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