La Legge di Bilancio 2018 fra caratteristiche ed aspettative

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Cosa si intende per Legge di Bilancio?
La Legge di Bilancio è un decreto del Governo il quale, previsto dall’articolo 81 della Costituzione Repubblicana, che in via preventiva dichiara le intenzioni di spesa per l’anno successivo.
Preventivo significa frutto di un’analisi a priori, quindi è un’intenzione di spesa la quale non prevede le variabili durante il corso della legislatura come le eventuali calamità o la partecipazione a manovre militari non preventivate, due dei tanti esempi di variabilità in corso d’esercizio.
La Legge di Bilancio è una dichiarazione di intenti ed obbiettivi e non può promuovere e discutere nuove leggi, le quali, nel caso, saranno proposte dal governo, per essere in seguito dibattute, all’interno della Legge di Stabilità.

Quando viene approvata la Legge di Bilancio?
Considerando l’importanza assoluta per la vita del Governo della Repubblica, la Legge di Bilancio viene approvata entro il 15 ottobre di ogni anno, dando al Parlamento un mese di tempo per la visione e la riflessione dei gruppi parlamentari.
La proposta di emendamenti e le eventuali correzioni da parte dei gruppi, avverranno nel periodo di discussione che inizia il 16 di ottobre per protrarsi sino alla fine di dicembre, momento in cui la Legge di Bilancio deve essere pronta per l’approvazione finale senza proroghe.
Nel caso di indecisioni nelle intenzioni di voto il Governo dovrà ricorrere allo strumento del voto di fiducia, un’eventualità che ogni Consiglio dei Ministri vorrebbe evitare.

Dopo quanto tempo entra in vigore?
La Legge di Bilancio è una manovra fondamentale nella quale il Governo in carica propone la propria condotta economica sulle intenzioni di spesa, a differenza della Legge di Stabilità la quale si occupa dei tagli, dell’introduzione di modifiche di leggi esistenti o la sostituzione con altri decreti finanziari
Quindi è un momento fondamentale per la vita economica italiana, il punto di partenza per l’applicazione dei propositi elettorali per l’anno finanziario che inizia dopo l’approvazione, cioè il primo gennaio dell’anno successivo, avendo la Legge di Bilancio una validità che si basa sull’anno solare.

Le aspettative degli imprenditori per il 2019
Dal momento della presentazione, sino a tutto il periodo di dibattito parlamentare, possiamo considerare l’Italia imprenditoriale come un ramo sociale in attesa delle decisioni finali, per capire con quali strategie dovrà affrontare il futuro all’interno dei propri settori produttivi.
In questa fase ancora recessiva, purtroppo, le aspettative degli imprenditori nei confronti di un governo inedito, il quale ha dichiarato svolte e coraggiose linee finanziarie, ci sono alcuni punti fermi che il mondo dell’imprenditoria italiana si aspetta dal Governo Lega/Movimento 5 Stelle.
Tra questi la conferma sugli ecobonus nelle ristrutturazioni edili: si sa, l’edilizia è un ramo dell’economia attorno al quale ruotano diversi settori, un vero traino del settore terziario.
Un secondo punto nel quale l’imprenditoria si augura conferme di intenzioni è la deducibilità dell’IMU dal reddito d’impresa e non ultimo la proroga del super ammortamento sugli investimenti.
Non secondarie sono le aspettative nel mondo dell’imprenditoria riguardanti la Flat Tax, ovvero la definizione di sole due aliquote e non progressiva, una per i redditi da lavoro del 20%, una del 15% applicabile alle Imprese, concedendo anche sgravi in eventualità di re-investimenti in azienda.
La seconda grande aspettativa, sempre finalizzata alla ripresa sociale e industriale, è la Pace Fiscale, cioè una serie di sconti per quegli imprenditori i quali, per motivi legati alla crisi economica, si trovano in difficoltà con il pagamento delle tasse.

Franco Laureana

 

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