La Juventus non crolla per il fallimento della Superlega ma per altri tanti motivi

Juventus.

Oggi tutti parlano degli ultimi eventi e imputano ad essi il forte crollo del titolo Juventus in Borsa. Ci spiace essere bastian contrari, ma a parer nostro non è così e la  Juventus non crolla per il fallimento della Superlega ma per altri tanti motivi.

Era il 12 marzo di quest’anno, quando il nostro Ufficio Studi ha espresso la seguente raccomandazione: per il titolo Juventus potrebbe iniziare un forte declino.

Facciamo prima una premessa.

Il titolo Juventus (MIL: JUVE) ha chiuso la seduta del 20 aprile al prezzo di 0,8725  con un ribasso del  4,23% rispetto alla seduta precedente e ora quota a 0,7610 in forte ribasso (-12,78%).  Da inizio anno invece, il titolo ha segnato il  minimo a 0,7492 ed il massimo a 0,9195.

Cosa attendere da ora in poi? Il ribasso è un’occasione di acquisto oppure meglio continuare a  stare lontani da questo titolo?

Facciamo prima una sommaria analisi degli ultimi bilanci.

Le raccomandazioni degli altri analisti (3 giudizi) stimano un fair value in area 0,93. I nostri calcoli normalizzati analizzando i bilanci degli ultimi 4 anni e le prospettive future degli utili invece, portano ad una stima in area 0,51 euro per azione. Quindi, ravvisiamo ancora una forte  sopravvalutazione rispetto al prezzo corrente.

L’analisi dei grafici e delle tendenze dei prezzi a quali conclusioni portano?

La Juventus non crolla per il fallimento della Superlega ma per altri tanti motivi

Dall’apriile dello scorso anno, i prezzi si erano mossi sostanzialmente in una fase laterale ribassista e ad oggi non vediamo possibili sviluppi al rialzo. Anzi, le nostre previsioni sono per ulteriori ribassi di breve e medio termine.

Spieghiamo il perchè.

Il rialzo degli ultimi giorni, che ha portato alla formazione del massimo annuale, osservandolo in prezzo e volumi, ci fa giungere alla conclusione che siano stati “distribuiti titoli su un massimo di periodo” e che il movimento ribassista possa continuare fino a 0,54/0,51 almeno, nei prossimi 9/12 mesi.

Al momento questa previsione verrà sconfessata soltanto da una chiusura settimanale superiore ai 0,9195.

Reiteriamo il consiglio del report di marzo: stare lontano da questo titolo perchè al momento non ci sono le condizioni nè grafiche, nè fondamentali.

Si procederà per step.

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