La guida pratica per preparare una Buddha bowl perfetta, genuina e bella da vedere

verdure

Quando si parla di moda si pensa subito a vestiti e tagli di capelli. In realtà, moda e tendenze investono ciclicamente ogni settore della nostra vita. Così accade anche per l’alimentazione. Proviamo a farci caso e torniamo indietro negli anni. Per la classica uscita serale con gli amici, una volta si andava in pizzeria. Poi c’è stato il boom dei fast food dove mangiare hamburger e patatine. A seguire c’è stata l’invasione dei kebabbari e, attualmente, tutti sembrano impazzire per il sushi. Più o meno lo stesso accade anche nella cucina di casa. La classica insalatona è un comodo piatto unico che riunisce vari ingredienti ed è comodissima da portare in ufficio per la pausa pranzo. Oggi, invece, anche al bar, sempre più spesso si sente parlare di Buddha bowl.

Si tratta di un coloratissimo piatto unico che si presta a tantissime varianti. Le Buddha bowl traggono origine dal movimento americano “Clean-Eating”, che possiamo tradurre con l’espressione “mangiare pulito” e quindi “mangiare sano”. Originariamente, si tratta infatti di un piatto vegetariano o vegano. La moda è poi dilagata anche in Europa dove, varianti e variazioni si sono moltiplicate. Ormai esistono anche le versioni con carne, pesce, uova e formaggi. Vi sono però delle regole base da tener sempre presenti. Per questo, nelle prossime righe vedremo la guida pratica per preparare una Buddha bowl perfetta, genuina e bella da vedere.

Un piatto perfettamente equilibrato

Il termine Buddha bowl non si riferisce ad una specifica ricetta. Si intende più che altro un concetto. Possiamo pertanto variare gli ingredienti di volta in volta, basandoci sia sui gusti personali che – meglio ancora – sulla stagionalità. È fondamentale che il piatto sia perfettamente equilibrato dal punto di vista nutrizionale.

La guida pratica per preparare una Buddha bowl perfetta, genuina e bella da vedere

Una Buddha bowl deve contenere:

  • 70% di verdure, sia crude che cotte;
  • 15% di proteine;
  • 15% di cereali.

Ecco qualche idea.

Per i cereali, oltre a pasta e riso, sono perfetti mais, bulgur, quinoa, avena, farro, grano saraceno…

Ampia scelta per le proteine. Chi vuole seguire lo schema originale della ricetta vegetariana deve puntare su fonti proteiche vegetali some ceci, fagioli, fave, lenticchie, piselli… In alternativa, via libera a prosciutto, carne di qualunque tipo e pesce, sia cotto che crudo. Ok anche a uova e formaggi.

Massima libertà anche per gli ortaggi. Si consiglia di puntare sui prodotti di stagione. L’ideale sarebbe la presenza di una porzione di verdura cruda ed un’altra cotta. Come modalità di cottura, preferire la bollitura, quella al vapore o il forno.

Per condire, oltre al classico olio, è possibile preparare marinature a base di succo di limone o altri agrumi, oppure usare lo yogurt magro.

Infine, per la nota croccante dei semi oleosi, la scelta spazia dai semi di lino, zucca e girasole. Perfetta anche la classica frutta secca (noci, mandorle, nocciole, pistacchi, pinoli…)

Composizione

Le Buddha bowl vanno presentate bene perché devono essere belle da vedere. Al momento dell’impiattamento dobbiamo immaginare di creare un quadro da ammirare.

Gli ingredienti devono rimanere separati l’uno dall’altro e vanno sistemati in modo da dar vita ad un disegno.

In base agli ingredienti, possiamo consumare le Buddha bowl tiepide, fredde come un’insalata o calde. In quest’ultimo caso, aggiungere le verdure crude all’ultimo.

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