La grande occasione di 2 obbligazioni italiane per tutti che battono i BTP in rendimento

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I risparmiatori che hanno della liquidità ferma sul conto stanno attraversando un periodo difficile. Lasciare i soldi sul conto corrente è assolutamente controproducente. Non solo si hanno solo costi e nessun interesse, ma alcune banche osteggiano chi lascia troppi soldi giacenti sul conto corrente. Le alternative sono i titoli di Stato ma i loro rendimenti sono deludenti. Allora ecco la soluzione adatta a ogni risparmiatore. La Borsa offre la grande occasione di 2 obbligazioni italiane per tutti che battono i BTP in rendimento.

Due alternative per non lasciare i soldi in giacenza sul conto

Spostare i soldi dal conto corrente significa impiegarli in uno strumento d’investimento. Ma quale? Uno strumento simile al conto corrente è il conto di deposito. Sono conti bancari d’investimento, che non sono utilizzati per i pagamenti come i conti correnti. Offrono un rendimento interessante anche nel brevissimo periodo e il capitale è tutelato fino a 100.000 euro dal Fondo Interbancario (FIDT). Ecco perché proprio adesso è il momento perfetto per impiegare i soldi in questo modo invece che tenerli in perdita su un conto corrente.

L’alternativa ai conti di deposito sono i titoli di Stato, in particolare i BTP, ma hanno un problema. Quelli con scadenze entro i 5 anni hanno rendimenti negativi. Per avere un rendimento positivo occorre investire su un BTP che abbia almeno una vita residua di 5 anni e detenerlo fino alla scadenza. A meno che il risparmiatore non voglia fare speculazione scommettendo sulle variazioni di prezzo. Ecco come un risparmiatore ha guadagnato il 3% in 3 giorni con i BTP e come replicare l’operazione. Ma questa strategia viene impiegata da chi fa trading non da chi vuole difendere il proprio capitale.

La grande occasione di 2 obbligazioni italiane per tutti che battono i BTP in rendimento

E allora non resta che la via delle obbligazioni private, quelle emesse dalle aziende. Sul MOT, il segmento della Borsa italiana dedicato alla quotazione delle obbligazioni societarie (corporate bond), se ne possono trovare alcune con rendimenti interessanti. Per esempio il bond di Carraro (Isin: XS1747134564). La società nel febbraio 2018 ha emesso un bond a tasso fisso con scadenza 7 anni. Questo verrà rimborsato nel gennaio del 2025 e ogni anno distribuisce una cedola del 3,50% lordo annuo. Chi lo acquistasse adesso pagherebbe il bond 102,1 centesimi. Poiché il taglio minimo è di 1.000 euro nominali, l’importo sborsato sarebbe 1.022 euro circa. Il rendimento a scadenza ai prezzi attuali è del 2,8% lordo annuo.

Nel luglio del 2016 Mediobanca ha emesso un bond decennale che sarà rimborsato nel 2026, quindi tra 5 anni. L’obbligazione (Isin IT0005188351) è a tasso fisso ed ogni anno, nella data del 16 giugno, distribuisce una cedola del 3,75% lordo.  Attualmente il prezzo del bond è molto sopra la pari (100 centesimi), infatti al momento dell’analisi quota 110,4 centesimi. Il rialzo dei prezzi ha fatto scendere il rendimento che ai valori attuali è dell’1,4%. Il lotto minimo è di 1.000 titoli, quindi un risparmiatore può acquistarlo con poco più di 1.100 euro.

Approfondimento

Attenzione a quest’errore nella scelta tra conto corrente e titolo di Stato per proteggere i nostri soldi

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