La Germania lascerà il passo a Francia ed Italia?

manifatturiero tedesco

Negli ultimi mesi la Germania ha ceduto il passo a Francia ed ancora di più Italia sotto il profilo dei dati macroeconomici.

Non sono stati tanto i valori assoluti a scombinare gli abituali posizionamenti, quanto i trend.

I paesi mediterranei per la verità non hanno brillato ma comunque hanno perso meno terreno rispetto a Berlino.

Anzi in diverse circostanze hanno segnato qualche inatteso incremento.

La Germania sarà superata da Francia ed Italia?

Ora pensare che Francia ed Italia siano in grado di sopravanzare la Germania è fare sfoggio di un ottimismo eccessivo.

Certamente il fatto che sia a Bruxelles che la BCE debbano prendere atto che la locomotiva tedesca perde i colpi è elemento che nei prossimi tempi potrebbe assottigliare il gap.

La Commissione UE ha infatti imposto politiche di austerity in partnership con la BCE che erano tarate esclusivamente sui fabbisogni e le dinamiche tedesche e sui pochi piccoli paesi (tipo Olanda assimilabili).

Ora politiche più espansionistiche oltre a favorire il rilancio tedesco potranno agevolare anche la ripartenza dei paesi del sud Europa.

Le eccezioni per la Francia

Restano poi più o meno misteriose le motivazioni per cui la Francia che pure detiene un debito pubblico più grande del nostro abbia meno problemi di spread che noi.

Che i francesi come quasi tutte le nazioni si sappiano vendere meglio di noi è risaputo.

Ma la storica compattezza nazionale dopo le rivolte dei gilet gialli non può essere citata come fattore a favore della Francia.

Anzi in questo senso la quieta popolazione italica al massimo si è concessa spostamenti di voti ma non certo ribellioni di piazza.

Eppure la Francia non rischia sanzioni… come mai?

Dopo il patto a due con la Germania siglato ad Aquisgrana mesi fa non dobbiamo più stupirci di nulla.

Se all’interno di una comunità di stati due delle nazioni più importanti sentono la necessità di stringere un ulteriore patto a due è evidente che pensano di ricavarne vantaggi reciproci….

Probabilmente in barba agli accordi collettivi e alle altre nazioni partecipanti all’UE.

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