La Germania ha riacceso i motori, Pil previsto a -6% per il 2020

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La Germania ha riacceso i motori, Pil previsto a -6% per il 2020.

Il governo tedesco annuncia un ritocco sulle sue previsioni economiche per il 2020. La contrazione del Pil si fermerà a -6% invece che a -6,3% come precedentemente annunciato. Il ministro dell’Economia, Peter Altmaier, si prepara a presentare le nuove previsioni all’inizio della prossima settimana, probabilmente martedì. Vediamo cosa comporta questa rettifica, con gli esperti dell’ufficio Studi di ProiezionidiBorsa.

La Germania ha riacceso i motori, Pil previsto a -6% per il 2020

Il dato è stato accolto positivamente dagli investitori finanziari, in quanto l’economia tedesca si è contratta del 9,7% nel secondo trimestre. Durante il quale il Coronavirus ha letteralmente falciato la spesa dei consumatori, gli investimenti delle imprese e le esportazioni. Sono tornate dunque a brillare le speranze di una solida ripresa nella più grande economia europea. Una revisione al rialzo delle previsioni economiche della Germania avrebbe un impatto sulle entrate fiscali stimate, previste per il 10 settembre. E anche sul progetto di bilancio per il 2021, che è previsto entro la fine di settembre.

L’industria tedesca rialza la testa

La Germania ha riacceso i motori, Pil previsto a -6% per il 2020. Il morale degli investitori in Germania è migliorato questo mese, grazie alla ripresa dell’attività nei settori industriale e dei servizi. La domanda di export, in particolare dalla Cina, è stata positiva per il secondo mese consecutivo. Un recente sondaggio dell’Istituto Ifo suggerisce che gli imprenditori si aspettano una crescita dell’attività per i prossimi tre mesi.

La soddisfazione della Cancelliera Merkel

Le attuali prospettive per l’economia tedesca spronano la Cancelliera Angela Merkel a proseguire sulla strada dei rapporti bilaterali. Grazie alla sua strategia politica, i numeri della Germania attualmente paiono più favorevoli di quelli della maggior parte degli altri Paesi del G7, ad eccezione degli Usa. Non è ancora chiaro se sarà necessario attuare anche il piano di emergenza ideato dal Ministro delle finanze tedesco Olaf Scholz, che prevede di chiedere l’approvazione del Parlamento su un nuovo prestito di 62,5 miliardi di euro. Questo prestito porterebbe lo sforzo fiscale aggiuntivo totale a 218,5 miliardi di euro per quest’anno.

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