La figura che ha immobilizzato i prezzi della Borsa di Milano

Borsa

Termina in modo deludente l’ultima seduta dell’anno di Piazza Affari e termina in modo deludente anche il 2020. Poteva essere un anno memorabile, ripensando al massimo a 10 anni realizzato a febbraio. Poi è arrivato il Covid 19 e il listino milanese è stato messo in ginocchio.

Ecco l’analisi della giornata nell’analisi dell’Ufficio Studi di ProiezionidiBorsa, caratterizzata da un limitatissimo movimento laterale. I prezzi si sono mossi in uno stretto rettangolo, la figura che ha immobilizzato i prezzi della Borsa di Milano, nella seduta di oggi.

La figura che ha immobilizzato i prezzi della Borsa di Milano

Per Piazza Affari sic transit gloria 2020. Non ce ne vogliano i puristi della lingua latina se abbiamo preso a prestito una celebre locuzione latina: sic transit gloria mundi. In italiano si traduce letteralmente: così passa la gloria del mondo, a significare la caducità delle cose umane. E in questo caso della Borsa di Milano.

Il 2020 era iniziato con un massimo a 10 anni. È terminato con una serie di sedute deludenti. Piazza Affari chiude l’ultima seduta dell’anno senza infamia e senza lode, replicando nell’andamento quella di ieri e di lunedì.

L’indice Ftse Mib ha trascorso l’ultima settimana dell’anno (domani la Borsa è chiusa), all’interno di uno stretto rettangolo. Il lato inferiore a 22.250 punti e il lato superiore a 22.350 punti. Questa è la figura che ha immobilizzato i prezzi della Borsa di Milano, nella seduta di oggi.

Scambi ridotti e prezzi immobili

Non ha avuto la forza sufficiente per portarsi sopra la soglia dei 24.400 punti e realizzare un nuovo massimo a 9 mesi. Ma neanche i prezzi hanno avuto una debolezza tale da scendere sotto i 22.000 punti.

Queste tre sedute sono vissute di scambi ridotti, come se gli operatori si fossero disinteressati quasi totalmente del mercato italiano. Chi poteva comprare non ha acquistato.  Chi poteva vendere ha preferito mantenere le posizioni, nella speranza che la Borsa di Milano potesse avere uno scatto di reni. Scatto di reni che non c’è stato.

A Milano si è creato un equilibrio precario che lascia perplessi. Perché nelle ultime due sedute prima di Natale il listino milanese ha messo a segno due decisi rialzi per poi frenare in questa settimana?

Ma la Borsa tedesca chiude sui massimi storici

Una possibile risposta è che le due sedute siano state un rimbalzo dovuto a ricoperture scattate sul minimo del 21 dicembre. Una volta terminati gli acquisti di chi aveva scommesso al ribasso (posizione short), la Borsa di Milano si è inchiodata.

Anche le altre Borse europee non hanno brillato oggi e questa settimana. Nella giornata odierna il Dax tedesco ha chiuso in calo dello 0,3%, l’indice Cac francese dello 0,2%, il Ftse 100 inglese ha ceduto lo 0,7%. L’Ibex di Madrid ha ceduto lo 0,2% e il Ftse Mib di Piazza Affari ha perso lo 0,1%, terminando a 22.232 punti.

Una ultima annotazione. La Borsa tedesca ha chiuso l’anno con un massimo storico, alla pari di Wall Street.

Approfondimento

Questa l’analisi multidays e il punto sui mercati internazionali dell’Ufficio Studi di ProiezionidiBorsa.

Consigliati per te