La Fed verso il rialzo dei tassi

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La pubblicazione dei verbali dell’ultimo FOMC sembra spianare la strada al rialzo dei tassi a Dicembre. Con una modifica all’usuale linguaggio parametrato, la Federal Reserve ha reso noto che, nonostante non ci sia una decisione già presa, è appropriato che la Banca Centrale americana consideri di iniziare il percorso di normalizzazione della politica monetaria a partire dalla prossima riunione (di Dicembre ndr). Fermo restando l’intenzione dei membri del board of governors di procedere con estrema gradualità dopo il primo rialzo, sembra chiaro che a Constitution Avenue sono pronti ad intraprendere il passaggio verso il primo rialzo dal 2006.



Le colombe hanno quindi perso la battaglia tutta interna alla FED, mentre il governatore Janet Yellen, che si era sempre dimostrata molto cauta, sembra appoggiare l’ipotesi del rialzo nella prossima riunione. Ignorata quindi la direttrice del Fondo Monetario Internazionale, il focus si sposterà ora sulla comunicazione di queste settimane e sui dati macro, che dovranno garantire un percorso senza intralci.

Anche il Giappone questa notte è stato protagonista della politica monetaria con la riunione della Bank of Japan che si è conclusa con un nulla di fatto. Il governatore Kuroda ha sottolineato come attualmente l’importo dello stimolo sia appropriato alle condizioni dei fondamentali del Sol Levante, suggerendo che la recessione e i livelli di bassa inflazione sono solo transitori e che le componenti prospettiche non hanno avuto revisioni sostanziali. La decisione è stata presa anche per altri due motivi importanti: il primo è legato alla scarsa efficacia di un’estensione ulteriore del programma di accomodamento monetario e il secondo direttamente collegato al tasso di cambio che attualmente viaggia sopra i 120 yen per ogni dollaro USA: con il cambio che rimanga ancorato sopra il livello di guardia di 115, l’effetto svalutazione della divisa nipponica è sufficiente a garantire la competitività desiderata.

Rimane tuttavia un punto irrisolto ed è legato alla forza del biglietto verde in prospettiva di un rialzo a Dicembre: la FED, sebbene non rientri nel mandato, non vede di buon occhio il dollaro così forte e la reazione dei mercati nelle ore successive alla pubblicazione dei verbali di un FOMC particolarmente rivelatore, dovrebbe far riflettere su quali siano le prospettive per la divisa americana da qui a metà Dicembre.

 

Market Movers

00:50 Giappone Bilancia commerciale cons. -292b prec. -114b

07:30 Giappone Conferenza stampa BOJ

09:00 Germania Discorso Weidmann (Bundesbank)

10:30 Regno Unito Vendite al dettaglio m/m cons. -0.5% prec. 1.9%

10:30 Regno Unito Vendite al dettaglio a/a cons. 4.2% prec. 6.5%

13:30 Eurozona Pubblicazione verbali BCE

16:00 Stati Uniti Philly FED Manifatturiero cons. 0.6 prec. -4.5

18:30 Stati Uniti Discorso Lockhart (FOMC)

22:45 Stati Uniti Discorso Fischer (FOMC)

 

EURUSD

Continua il percorso laterale tra 1.0650 e 1.07 per la moneta unica nel rapporto con il biglietto verde. La pubblicazione dei verbali dell’ultimo FOMC ieri sera non ha modificato sostanzialmente il movimento di EURUSD che rimane saldamente ancorato ai minimi relativi. Complici la debolezza di dollaro di queste ore e il recupero dei mercati azionari europei questa mattina, le prospettive per l’euro sono di un mantenimento in quest’area in attesa della pubblicazione dei verbali della riunione della BCE che potrebbero offrire un’idea sulle prossime mosse dell’istituto di Francoforte.

 

GBPUSD

Forte recupero della sterlina inglese durante la sessione asiatica per effetto di un discreto indebolimento del biglietto verde legato sia alle forte vendite di debito USA da parte di Cina e Giappone, sia alle previsioni sui dati macro in uscita in mattinata. Il cable raggiunge nuovi massimi relativi in area 1.5280 durante la sessione asiatica salvo stornare verso 1.5260 dove scambia in queste prime battute di contrattazioni in Europa e in attesa della pubblicazione dei dati sulle vendite al dettaglio che, se confermate le attese per un indebolimento, potrebbero riportare il cable in un’area di stabilità intorno a 1.5250.

 

USDJPY

Ancora una giornata in laterale per lo yen giapponese che mostra un tentativo di recupero dai minimi toccati in area 123.60 fino a 123.15 dove scambia in apertura dei mercati europei. La riunione di politica monetaria della Bank of Japan ha lasciato invariati i parametri di riferimento così come l’importo del quantitative easing sottolineando che, nonostante la recessione, i fondamentali nipponici rimangono saldi. Di converso il mercato azionario ha risposto positivamente alla decisione di mantenere l’attuale assetto monetario con l’indice Nikkei della borsa di Tokyo che guadagna il 1.07%. Rimane comunque una certa debolezza di dollaro legata principalmente alla tendenza al deprezzamento del biglietto verde in vista dell’appuntamento di Dicembre che sembra ormai direzionato verso un rialzo da parte della FED e che potrebbe portare USDJPY sotto quota 123.00.

Emanuele Rigo

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