La dieta da seguire e la prevenzione da fare per ridurre i rischi di malattia di Parkinson

parkinson

Soprattutto a partire da una certa età la prevenzione diventa fondamentale. Ci sono varie patologie che tendono a colpire persone avanti con gli anni e che è bene cercare di prevenire sottoponendosi ad esami regolari. Allo stesso tempo, è bene seguire uno stile di vita sano ed equilibrato.

Oggi parliamo soprattutto della malattia di Parkinson, una condizione neurologica che causa problemi di movimento e tremori. Cerchiamo di capire la dieta da seguire e la prevenzione che dovremmo fare per provare a ridurre i rischi di questo disturbo che, purtroppo, non ha una vera e propria cura.

I consigli degli esperti

La Fondazione Humanitas fornisce un prezioso approfondimento dedicato al Parkinson, indicando sintomi, origini e potenziali mezzi per prevenirla.

La malattia di Parkinson avrebbe origine da un calo della produzione di dopamina nel cervello. Essa potrebbe essere causata dalla degenerazione dei neuroni in una zona del cervello detta “sostanza nera”. La malattia, poi, si diffonderebbe al cervello a partire dall’accumulo di una proteina detta alfa-sinucleina.

I sintomi del Parkinson iniziano in maniera molto lenta e graduale, per questo è molto difficile accorgersi di questa malattia in tempo. Quando iniziano davvero i sintomi, il paziente avrebbe già ridotto dell’80% la dopamina rispetto ai valori normali.

La dieta da seguire e la prevenzione da fare per ridurre i rischi di malattia di Parkinson

Il sintomo più conosciuto del Parkinson è il tremore, ma si possono verificare anche rigidità, lentezza dei movimenti e nel parlare, perdita di equilibrio e depressione.

Purtroppo, come anticipavamo, non esistono farmaci o sostanze che permettano di curare o di prevenire del tutto questa malattia. Si possono comunque prendere alcuni accorgimenti utili: innanzitutto, seguire una dieta di un certo tipo. Gli esperti consigliano di includere molte verdure a foglia verde nell’alimentazione, ma anche cereali integrali e frutta secca, con particolare riferimento alle noci. Anche carne bianca, pesce, uova e olio extravergine di oliva potrebbero avere degli effetti di protezione del cervello.

Per permettere una buona prevenzione, inoltre, è bene tenere sotto controllo la storia clinica del paziente, oltre che tenere conto dei trascorsi familiari. La valutazione dei sintomi è inoltre molto importante per cercare di diagnosticare la malattia il prima possibile. Rivolgendosi al medico è possibile effettuare tutti gli esami necessari per la diagnosi. Tra gli esami più frequenti si troverebbe la risonanza magnetica e la scintigrafia del miocardio.

Approfondimento

Alzheimer e Parkinson sono malattie degenerative conosciute ma è incredibile questa recentissima scoperta americana su ciò che potrebbe accadere al nostro cervello

Consigliati per te