La crescita in Italia impazza e un settore va forte grazie a questo motivo

Borsa

Le Borse europee provano a ballare da sole, senza Wall Street. Nella prima seduta della settimana la Borsa americana è rimasta chiusa per festività. Le Piazze del Vecchio Continente, per un giorno senza il faro USA, tutto sommato si sono comportate bene. Tutti i listini hanno chiuso in rialzo, ma nonostante la seduta positiva c’è qualche rammarico. Specialmente per l’Italia. Infatti, nel nostro Paese, la crescita in Italia impazza e un settore va forte grazie a questo motivo.

I mercati azionari hanno iniziato la settimana molto bene, specialmente quelli asiatici. I rialzi sulla Borsa cinese sono stati notevoli, l’indice della Borsa Shenzhen ha terminato la seduta addirittura in rialzo di oltre il 2,5%. Anche l’indice Nikkei ha chiuso in rialzo di quasi 2 punti percentuali. Queste chiusure hanno messo benzina nei motori delle Borse europee, ma il risultato finale è decisamente inferiore a quanto accaduto sui mercati asiatici.

La crescita in Italia impazza e un settore va forte grazie a questo motivo

I listini del Vecchio Continente hanno terminato la seduta tutti in positivo, ma tutti con rialzi inferiori al punto percentuale. La Borsa migliore è stata quella tedesca che ha guadagnato lo 0,9% seguita dalla Borsa di Parigi che è salita dello 0,8%. Londra ha guadagnato lo 0,7%. A Milano l’indice maggiore di Piazza Affari ha chiuso in rialzo dello 0,7%. Il Ftse Mib (INDEX:FTSEMIB) ha terminato a 26.263 punti.

Dalla Borsa di Milano ci si attendeva qualcosa di più specialmente in riferimento ai nuovi dati OCSE sulla crescita economica. L’organizzazione con sede a Parigi ha stimato una crescita dell’economia italiana per il 2021 del 5,9%. Un rialzo superiore al 4,5% precedentemente previsto. Questo dato è il segnale che la nostra economia sta accelerando.

Ma l’OCSE ha diffuso altri due dati importanti, quello del rapporto deficit/PIL e quello del rapporto debito/PIL. Per il 2021 l’Organizzazione stima un rapporto deficit/PIL al 10,6% e alla fine del 2022 al 5,7%. Anche il rapporto debito/PIL è previsto in calo al 157% alla fine del 2022. Questi due dati sono molto positivi per i nostri titoli di Stato. Infatti, aumentano l’affidabilità del nostro Paese e quindi possono fare calare lo spread, il differenziale tra rendimenti dei titoli decennali italiani e tedeschi.

I titoli del lusso mettono le ali

Tornando alla Borsa di casa nostra, oggi si sono messi in luce i titoli del lusso. Moncler ha guadagnato l’1,7%, Ferragamo il 2,7%, Tod’s è salita del 2,4%. Safilo è salita addirittura del 5,2% e OVS del 7,4%. Il settore del lusso ha nel mercato cinese una risorse importantissima. La ripresa dell’economia cinese e soprattutto dei consumi cinesi, rappresenta un’ottima notizia per questo settore e per i conti delle aziende di questo comparto. La crescita della Borsa cinese è il segnale che l’economia di quel Paese sta tornando a crescere a livelli pre Covid. Ecco perché i titoli del settore del lusso e del made in Italy che esportano in Oriente salgono quando la Borse dell’Est asiatico crescono.

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