La crescita del PIL italiano è l’unica soluzione al debito pubblico. Patrimoniale addio?

debito pubblico italiano

Una sola parola: crescita! Crescita, e crescita del PIL italiano  è l’unica soluzione al debito pubblico.

La grossa opportunità per l’Italia è impressionante si potranno disporre di almeno 173 miliardi  di cui circa 82 a fondo perduto.

Un costo  estremamente basso per  l’indebitamento italiano e , considerando anche il costo inflattivo, praticamente a zero o negativo.

Tassi negativi anche sul debito Italia?

Sì, grazie a  questi fondi europei, rimborsabili in oltre 30 anni, l’Italia si potrà indebitare ad un tasso reale negativo per la prima volta.

Ricordiamo che il BPT Italia, al tasso del 1,40% oltre premio fedeltà  per 0,80%,  scade tra  soli 5 anni. Invece,  questi fondi avranno una scadenza lunghissima  oltre 30 anni  con rimborsi a partire dal 2028 e fino al 2058.

Se sommiamo all’importo dei fondi europei per 173 miliardi, quelli del MES per ulteriori 36 miliardi al TAN dell’ 0,13% arriviamo alla rispettabile cifra di 209 miliardi disponibili.

Il debito pubblico complessivo al 31/12/2019 era di 2.409,2 miliardi di euro, questi fondi potranno coprire 8,7% del debito totale, in valori al 2019.

Solo i finanziamenti a fondo perduto rappresentano il 3,4% del debito totale.

La crescita del PIL italiano è l’unica soluzione al debito pubblico. Il rapporto debito/pil  potrà scendere?

Certamente, se queste risorse saranno spese bene. Nessun Governo prima di quello attuale ha potuto avere un importo così enorme a disposizione e a condizioni estremamente vantaggiose.

Da più parti sentiamo che l’ unica soluzione è la crescita.

Lo stesso Governatore di Banca Italia Visco ha  ricordato che lo sviluppo è l’unica opportunità ma che prescinde da una nuova politica fiscale di tassazione.

Lo stesso Visco ha dichiarato che il PIL italiano potrà avere una contrazione di circa il 13%.

In considerazione che il turismo contribuisce al PIL  nazionale per circa il 14%, può essere una previsione congrua.

Patrimoniale addio?

Con tutti  questi fondi  a disposizione per la crescita economica, per adesso e solo momentaneamente,  tutte le ipotesi di patrimoniale sono state doverosamente accantonate.

Qualunque Governo, in un periodo di estrema crisi economica, non può pretendere di sottrarre risorse attraverso tassazioni più o meno gravose, deve  essere solo attento a creare le condizioni per il successivo sviluppo.

La classe politica sarà adeguata a questa sfida?

Il grande scrittore Indro Montanelli, sempre critico con la classe dirigenziale politica italiana,  considerava i Governi di non essere all’altezza della situazione.

In particolare espresse sul Presidente del Consiglio  Giulio Andreotti che “ non era adeguato”. Mi sarebbe piaciuto leggere i suoi scritti sul Governo attuale.

Con le vecchie politiche l’Italia non può andare da  nessuna parte!

Oggi nessuno può pretendere di governare il Paese con idee vecchie, abbiamo bisogno di idee nuove per una nuova situazione di crescita e di sviluppo del paese.

Burocrazia efficiente, processi certi ed in tempi brevissimi, tassazione adeguata allo sviluppo economico, eliminazione delle spese inutili e clientelari,  vera lotta alla criminalità organizzata e soprattutto ai loro interessi economici e finanziari.

Se tutto questo non avverrà, saranno le generazione future a pagarne il prezzo.

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