La Cina fa meno paura

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La Cina fa meno paura. Dopo i ripetuti crolli dei giorni scorsi che ha portato la borsa di Shanghai ai livelli di inizio anno e a livelli di perdite che non si registravano dal 1996, in una situazione analoga a quella del lunedì nero del 1987 con #blackmonday che è ritornato in auge nell’era di Twitter, i mercati europei ritrovano la fiducia questa mattina aprendo tutti con il segno positivo. Complice la BCE e i buoni dati europei che sembrano esorcizzare gli effetti di tensione creati dalla situazione cinese grazie anche all’indice IFO tedesco che sale oltre le attese.

Sul fronte statunitense il membro votante del FOMC Lockhart ha sottolineato ieri come la FED rimanga intenzionata a rialzare i tassi durante il corso del 2015 mostrando comunque una certa cautela legata principalmente agli sviluppi della situazione in Cina. Tuttavia i fondamentali a stelle e strisce rimangono solidi e dovranno essere valutati i dati sul PIL in uscita a fine settimana. Nonostante ciò, dopo il crollo dei mercati cinesi e l’instabilità portata a livello globale, le stime di probabilità che il rialzo avvenga a settembre si abbassano sotto il 30%.

Sul fronte europeo la Grecia tiene ancora banco con il presidente della Repubblica Ellenica che affida a Lafazanis l’incarico di trovare una maggioranza parlamentare. Rimane tuttavia altamente improbabile che l’ex ministro dell’energia del primo governo Tsipras possa formare una coalizione di governo e si avvicinano le elezioni anticipate la cui data dovrebbe ruotare intorno al 20 Settembre.

 

Market Movers

8:00 in Germania il PIL a/a prec. 1.6% cons. 1.6%

10:00 in Germania Indice IFO fiducia delle imprese prec. 108.0 cons. 107.7

15:45 negli Stati Uniti PMI Servizi (p) prec. 55.7 cons. 56.0

16:00 negli Stati Uniti CB fiducia dei consumatori prec. 90.9 cons. 93.4

16:00 negli Stati Uniti Vendite di nuove case prec. 482k cons. 510k

 

EURUSD

Giornata di forte volatilità sui mercati con la moneta unica che arriva a toccare quota 1.1712 nella fase precedente l’apertura di Wall Street salvo poi ritracciare in apertura dei mercati europei di questa mattina in area 1.1520 in una delle più forti escursioni di prezzo degli ultimi mesi. I buoni dati provenienti dall’Europa hanno contribuito a spostare in area 1.1540 il rapporto tra moneta unica e biglietto verde anche se rimane forte l’attesa per i dati statunitensi del pomeriggio. Inoltre le previsioni sono per un consolidamento e graduale riduzione della volatilità su EURUSD tra 1.15 e 1.16 per effetto di un possibile recupero dei listini americani che contribuirebbe a rimodulare verso il basso le quotazioni della moneta unica contro dollaro USA.

 

GBPUSD

La sterlina prosegue il suo percorso di rafforzamento nei confronti del biglietto verde sfruttando la fase di consolidamento sopra quota 1.5750 dopo le forti oscillazioni di ieri. L’assenza di spunti macroeconomici di riferimento per la sterlina in inizio di settimana apre la strada ad un ulteriore fase di consolidamento tra 1.5750 e 1.5850.

 

USDJPY

Lo yen giapponese è stata la vera superstar della giornata di ieri con un’escursione che ha portato il cambio fino in area 116.30 salvo poi stornare in apertura dei mercati europei verso area 119.80. La forte volatilità di ieri ha comunque contribuito a spostare su livelli decisamente più bassi le quotazioni di USDJPY che ora dovrebbe accumulare tra 119.0 e 120.0 in attesa dell’apertura dei mercati statunitensi.

 

Emanuele Rigo

Ava Trade

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