Il cibo può provocare malattie infiammatorie intestinali e negli ultimi anni si è avuto un aumento delle patologie. I medici hanno ipotizzato che l’aumento delle patologie legate all’intestino è dovuto all’utilizzo di determinati cibi. Infatti, la causa del mal di stomaco e crampi può derivare da alimenti insospettabili che assumiamo quotidianamente. Molto importante è anche capire come un farmaco abbinato al cibo può generare patologie gravi.
Le malattie più comuni colpiscono l’infiammazione cronica nel tratto gastrointestinale. Rientrano in questa categoria: il morbo di Crohn e la colite ulcerosa. I sintomi possono peggiorare assumendo determinati alimenti. In genere i sintomi sono: mal di stomaco, gonfiore, diarrea e costipazione. Per individuare i fattori scatenanti, i medici consigliano di eliminare determinati alimenti per poi reintrodurli uno per volta e determinare quali causano i sintomi.
È utile tenere un diario alimentare per annotare i sintomi ogni volta che si mangia un determinato alimento.
Inoltre, un recente studio ha esplorato il consumo di alimenti molto lavorati e il rischio di contrare le malattie infiammatorie intestinali.
La causa del mal di stomaco e crampi può derivare da 7 alimenti insospettabili
La ricerca si rifà anche a ricerche precedenti che incoraggiano coloro, che soffrono di infiammazione intestinale, di evitare cibi con alti livelli di zuccheri specifici. Lo studio, inoltre, evidenzia che un maggior uso di cibo e bevande molto lavorate, aumenta la possibilità di sviluppare o peggiorare le patologie intestinali.
Anche se, non è possibile confermare un nesso causale tra gli alimenti molto lavorati (ad esempio le patatine fritte) e lo sviluppo di infiammazione intestinale.
La causa del mal di stomaco e crampi può derivare da 7 alimenti insospettabili ed ecco alcuni alimenti che possono scatenare i sintomi:
- frutta e succhi di: more, mango, mele, albicocche, ciliegie, pesche, nettarine, banane mature, prugne, pere e angurie;
- verdure: cavoli, cavolfiori, carciofi, asparagi, aglio, cipolle, funghi, semi di soia, piselli, mais dolce;
- legumi: fagioli, lenticchie e ceci;
- latticini: latte, ricotta, panna acida, gelato (tranne che non si usano prodotti privi di lattosio;
- fibra: cereali integrali, mais, crusca, noci e le bucce di frutta e verdura;
- prodotti di grano e segale: pane e altri prodotti da forno;
- edulcoranti: sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio, dolcificanti artificiali e miele.
Altri prodotti da evitare sono i cibi grassi e fritti, quelli piccanti, con alto contenuto di zucchero, latticini e alcol.
Tuttavia, bisogna considerare che ogni persona può reagire in modo diverso, l’importante è individuare i fattori scatenanti.