La Borsa di Milano cade sull’onda di una paura e per un titolo intanto le sanzioni trasformano in spazzatura queste obbligazioni

Telecom Italia

Ennesima giornata nervosa per le Borse europee. Anche oggi le notizie provenienti dal fronte ucraino hanno inciso sull’andamento dei listini. Il ritorno alle trattative tra le delegazioni di Ucraina e Russia ha giovato poco all’andamento dei mercati. Poi nel pomeriggio una notizia inaspettata ha rimescolato le carte ed ha condizionato l’andamento dei listini nell’ultima parte della giornata.

I possibili effetti delle sanzioni sull’economia europea e USA continuano a condizionare il mercato. Appare sempre meno probabile che la guerra possa terminare a breve e la Russia ritirarsi. Si va verso un inasprimento del conflitto e quindi delle sanzioni.

Le notizie degli effetti delle restrizioni sull’economia russa si susseguono a ritmo incessante. L’offensiva contro le aziende di Mosca è a tutto campo. Oggi la Borsa di Londra ha sospeso dalle negoziazioni 27 società russe. Tra queste Gazprom, Lukoil e Rosneft, oltre a Sberbank che ieri ha praticamente azzerato il suo valore di mercato. Molte società decidono di chiudere le filiali in Russia. Tra le ultime a fare questo passo c’è la società IKEA. Anche Intesa Sanpaolo sta pensando di chiudere le 28 filiali della banca.

La Borsa di Milano cade sull’onda di una paura e per un titolo intanto le sanzioni trasformano in spazzatura queste obbligazioni

La Borsa russa ha sospeso le contrattazioni a tempo indeterminato. La Banca centrale europea ha deciso di sospendere la pubblicazione del tasso di cambio del rublo. L’economia russa sembra in caduta libera e Moody’s e Fitch hanno tagliato il rating sul debito sovrano della Russia al livello junk. Per queste due società le obbligazioni russe sarebbero considerate spazzatura.

Gli operatori capiscono che nulla sarà come prima e che passerà molto tempo prima che la Russia torni ai normali rapporti economico commerciali col Mondo. Quello che ancora gli investitori non hanno chiaro è come questo potrà impattare sulle economie occidentali. I prezzi delle materie prime che salgono fanno paura. Cosa potrebbe accadere all’Europa se il flusso di gas dalla Russia si interrompesse?

Oggi la notizia dell’interruzione del flusso del gas russo verso la Germania attraverso il gasdotto Yamal-Europa ha fatto scendere in picchiata le Borse. L’Euro Stoxx ha chiuso in calo del 2%, la Borsa tedesca ha perduto il 2,1%, quella inglese il 2,5%, Parigi è scesa dell’1,8%.

Anche la Borsa di Milano cade e chiude in terreno negativo, con un calo del 2,3%. Piazza Affari aveva iniziato bene la giornata tentando un timido rimbalzo. Poi le notizie dal fronte di guerra e alcuni fattori interni hanno spinto al ribasso i prezzi. Alla fine della seduta il Ftse Mib (INDEX:FTSEMIB) ha chiuso sotto 24.000 punti a 23.958.

Tim affonda sui conti

Il nostro listino è stato il peggiore anche a causa di Tim. La società oggi ha diffuso i disastrosi dati di bilancio del 2021 con perdite di 8,7 miliardi di euro, zavorrando il nostro listino. Telecom in Borsa ha perso il 14%.

Le banche ancora una volta sono andate malissimo. La peggiore è stata Banco BPM che ha ceduto oltre il 7,3% sulle indiscrezioni che Unicredit ha accantonato l’idea dell’acquisizione della banca. BPER Banca di riflesso ha ceduto il 5,2%. Oggi l’unico titolo tra le blue chip che è salito è stato CNH, che ha guadagnato l’1,5%.

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