La bolletta della luce della seconda casa pesa di più

Ecco gli errori che compi senza saperlo e che fanno aumentare la bolletta mensile

Il peso del costo della bolletta della luce sulle famiglie. Un problema non solo di chi ha una casa ma anche di coloro che ne posseggono un’altra. Molti non sanno che la tariffazione è diversa. La bolletta della luce della seconda casa pesa di più per via di tasse e balzelli. Da una indagine effettuata le tariffe elettriche per la seconda casa sono tra le più care in Europa.

Perché c’è un aggravio maggiore? La quota che pesa di più è quella riferita agli oneri di sistema che si mangiano i due terzi della torta. La quota energia è solo una minima parte.

Come fare per abbattere i costi?

La soluzione più semplice per pagare una bolletta della luce della seconda casa più bassa è fare un contratto da residente. Ma questa soluzione è fattibile solo nel caso in cui si sposta la residenza in quella abitazione che da seconda casa, diventa residenza abituale. La scelta di residente oppure non residente si fa al momento della sottoscrizione del contratto con la compagnia di fornitura di energia elettrica. Davanti a questo bivio si trovano i possessori di case in montagna oppure al mare e molti non escludono di scegliere come residenza abituale quella abitazioni per ovvi motivi di risparmio.

La differenza di costi tra prima e seconda casa

Le bollette elettriche lievitano di circa il 25% in più quando si sottoscrive un contratto non residenti. I fornitori possono ben poco, quindi inutile confrontare i prezzi delle varie compagnie elettriche.

Cosa è cambiato da tre anni

Dal 2017 è subentrata una riforma, le vecchie tariffe sono state abolite e c’è un’unica tariffa TD con un aumento dei costi riferiti alle quote fisse. I consumi limitati in pochi mesi all’anno, è il caso delle seconde case, si sente di più per l’incidenza della quota fissa. La bolletta della luce della seconda casa pesa di più per via del costo degli oneri di sistema rivisti da tre anni.

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