La bellezza non può attendere?

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La bellezza non può attendere? Dostoevskij, nell’Idiota, fa dire al principe Myškin che “la bellezza salverà il mondo”. La frase, nel tempo, è divenuta quasi priva di senso. Certamente di quello attribuitole dall’autore russo.

Quando bellezza e bontà vanno a braccetto

Il concetto di bellezza a tutto campo affonda le radici nel pensiero greco dove estetica ed etica vanno di pari passo. E’ il concetto sintetizzato in quello che possiamo definire lo slogan per eccellenza della cultura ellenica: καλὸς καὶ ἀγαθός.  Qui il valore estetico e quello morale sono messi sullo stesso piano.  L’uno sembra perdere di significato senza l’altro. Sulla terra gli eroi sono belli come nell’Olimpo lo sono gli dei ed i semidei. I saggi hanno una bellezza tutta loro.

La prestanza, l’armonia fisica, la bellezza sono alla pari dell’intelligenza e delle virtù morali. Da qui un modello educativo che assembla attività ginnica e discipline intellettuali.

L’atletica con il suo correre, saltare e lanciare, insieme alla filosofia rendono l’uomo assimilabile a Dio.

Essere belli sempre

Da qui l’importanza attribuita da sempre alla bellezza ed ai suoi canoni  con le trasformazioni subite da questi  muovendosi,  nei secoli, tra usi e costumi, latitudini ed etnie.

In fatto di bellezza fisica i centri fitness e quelli di estetica, le SPA, acronimo di salus per aquam, i parrucchieri come le profumerie dettano sicuramente legge. Trucco e parrucco cercano di fare bella mostra di sé anche in questo periodo di pandemia e quindi di inevitabili restrizioni.  Ed allora manteniamoci in forma. Fuori ma anche in casa. Il rossetto, in questo, può aiutare come ha già fatto, del resto, più di una volta in passato. In modo diretto, per far sentire una donna più bella, ed indiretto, per fare godere gli altri, uomini e donne di questa bellezza. E non solo esteriore.

La bellezza non può attendere?

Dedicare tempo, impegno e cure al proprio corpo è cosa buona e giusta ma, la circolazione  sul pianeta terra di un organismo con un diametro fra  60 e 140 nanometri (circa 600 volte più piccolo del diametro di un capello) ci richiama, in modo forte, ad un distinguo. Il senso delle priorità. Il qui ed ora durante una pandemia a trasmissione respiratoria è, come prima cosa, restare vivi. A seguire tutto il resto: essere in salute, intelligenti, belli e buoni e magari con un lavoro.

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