La BCE rilancerà il QE a giugno? Quali misure adotterà a giugno a sostegno dei mercati finanziari?

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Ai primi di giugno la BCE avrà nuove stime sull’impatto  del Covid-19 sull’economia dell’Eurozona. Ma, avverte Christine Lagarde, “è molto probabile che lo scenario più favorevole sia ormai fuori portata”. Parole pesanti che cozzano con l’euforia dei mercati di questi giorni.  La BCE rilancerà il QE a giugno? Quali misure adotterà a giugno a sostegno dei mercati finanziari?

Le stime attese dalla BCE

A detta della presidente Lagarde “la caduta del Pil sarà a metà strada fra lo scenario intermedio (–8%) e lo scenario più grave (–12%)”. In pratica sarà un impatto ben più ampio della vecchia crisi dei debiti sovrani di 10 anni fa. E maggiore delle ipotesi si facevano ad aprile scorso. Il futuro dipenderà dalla velocità e dal modo in cui si uscirà dalla crisi e dal “lockdown di fiducia” in cui sono incappate imprese e famiglie. E dal ritorno al pieno regime di certi pezzi importanti dell’economia, come quelli del turismo e dei viaggi-trasporti.

La BCE rilancerà il QE a giugno? Quali misure adotterà a giugno a sostegno dei mercati finanziari?

La via finora seguita nel mondo è stata quella del debito, dalla FED alla BCE e a tutte le altre Autorità monetarie e fiscali. Quella del ricorso al debito, ha dichiarato Christine Lagarde “non solo è raccomandato, ma è la strada da seguire. Qualunque cosa succeda”. Alla luce delle dichiarazioni rilasciate due semplici considerazioni si possono trarre. La prima è quella per cui tutti i modelli che fino a ieri potevano indicare un’uscita “soft” dalla crisi, sembrano by-passati.

Mancano i dati ufficiali (arriveranno ai primi di giugno) ma le indiscrezioni non lasciano presagire al meglio. La seconda: data l’antifona, non è da escludere a priori “colpi ad effetto” della BCE sull’economia e i mercati finanziari del Vecchio Continente. Probabilmente sarà ri-tarato il Pepp e potenziati anche gli altri strumenti. Perché se è vero che piani B per uscire dalla crisi non ve ne sono, allora è altrettanto vero che è inutile trascinare a lungo la sofferenza. Meglio un debito oggi e la rinascita domani, che non un eterno patire.

Il Recovery Found

In attesa di capire se la BCE rilancerà il QE a giugno, quali misure adotterà a giugno a sostegno dei mercati finanziari, intanto ieri è andato di scena il Recovery Found. Il piano per la ripresa, ribattezzato “Next Generation UE”, da 750 miliardi di cui 500 in aiuti e 250 in prestiti. Ora, sommando tutti gli altri strumenti finora adottati e anche il prossimo bilancio pluriennale, l’UE in sostanza mobilita 2.400 miliardi di euro. Uno tsunami di soldi che serviranno a fronteggiare la crisi economica post-Covid. La fetta più grossa del Recovery Found andrà all’Italia: €170 miliardi, di cui 80 sovvenzioni e quasi 90 in crediti.

La presidente della Commissione UE, Ursula von der Leyen, ha detto: “Siamo di fronte a una crisi senza precedenti: nessun paese può affrontarla da solo”. Il Recovery Found sarà finanziato attraverso un bond a lungo termine. Ora però ci scatterà la fase della trattativa su quei fondi con gli altri partner. La proposta della Commissione deve infatti essere approvata dal Consiglio europeo, dove ci vorrà l’unanimità dei 27 Stati. L’Olanda è già sul piede di guerra, mentre la presidente Merkel anticipa che difficilmente si chiuderà la trattativa a giugno. Per la serie: ne vedremo delle belle (https://archivio.proiezionidiborsa.it/larea-euro-e-leuropa-e-i-loro-debiti-sono-destinati-allo-scoppio-di-una-bolla/).

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