La BCE mette le ali a Unicredit che segue il rialzo del settore bancario

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Il ruolo della BCE in momenti turbolenti e drammatici come quelli che stiamo vivendo è d’importanza fondamentale. Ogni sua decisione può aiutare o affossare anche il singolo titolo azionario. Basti pensare a quello che è successo negli anni scorsi con gli istituti bancari messi alle corde dagli stress test.

Unicredit questa volta ha tratto beneficio da una decisione della BCE. L’istituto italiano, infatti, aveva chiesto alla Banca Centrale Europea  il permesso all’utilizzo del metodo del patrimonio netto per calcolare la partecipazione nella turca Yapi Kredi.

Il 30 novembre scorso Unicredit aveva avviato la cessione delle sue quote dell’istituto di Istanbul chiedendo alla BCE di deconsolidare la partecipazione da un punto di vista regolamentare, passando dal consolidamento proporzionale al metodo del patrimonio netto, per ottenere il rilascio delle restanti attività ponderate per il rischio. Poi ha proserguito con le cessioni a inizio febbraio.

Con la decisione di questi giorni della BCE, le attività ponderate per il rischio a livello di gruppo non terranno più conto della componente di Yapi. Per la restante parte del 20% ancora nelle mani di Mustier, sarà possibile consolidarla attraverso il metodo del patrimonio netto.

L’impatto di questa decisione della BCE sul  Cet1 ratio di Unicredit è dello 0,5%. Ovviamente questa decisione ha messo le ali al titolo, complice anche il rialzo di tutto il settore bancario massacrato nelle ultime sedute. Basti pensare che negli ultimi sette giorni il settore ha perso mediamente circa il 20%.

Quale impatto avrà questo rialzo sul futuro di Unicredit?

Unicredit  (MIL:UCG) ha chiuso la seduta dell’11 marzo in rialzo del 2,72% rispetto alla seduta precedente a quota 8,54€. Da notare che il titolo si trova sui minimi storici.

La proiezione in corso sul time frame settimanale è ribassista e ha già rotto al ribasso anche il II° obiettivo di prezzo in area 8,99€. Le quotazioni, quindi, sono dirette verso il III° obiettivo di prezzo in area 6,26€, la massima estensione del ribasso in corso. Su questi livelli, quindi, si potrebbe tentare un ingresso long con obiettivo in area 7,3€.

Nel breve periodo, invece, un’inversione rialzista si avrebbe con chiusure superiori alla resistenza in area 8,88€.

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Unicredit: proiezione ribassista in corso sul time frame settimanale. La linea blu rappresenta i livelli di Running Bisector; la linea rossa i livelli de La Nuova Legge della Vibrazione.

Il titolo bancario regista della finanza italiana sottovalutato di oltre il 30% e col dividendo al 6%

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