La banca rimborserà i soldi a chi ha subito truffe sulle carte di credito ma solo in questi casi

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L’utilizzo della moneta elettronica è sempre più diffuso. La lotta all’uso del contante ha trovato nelle carte di credito, nei bancomat e nelle carte revolving lo strumento più utilizzato. Acquisti on line ma anche nel negozio sotto casa ormai vengono effettuati con le carte. Ma in tutto c’è il rovescio della medaglia. Usare con frequenza il numero della carta, il codice IBAN e il PIN di una carta di credito espone a truffe, clonazioni e perdita di soldi. Oltre allo stare attenti quando si utilizzano questi sistemi di pagamento, ci sono soluzioni che permettono di essere rimborsati nel caso in cui si incappa in determinate spiacevoli situazioni.

La banca rimborserà i soldi a chi ha subito truffe sulle carte di credito ma solo in questi casi

Perdere soldi perché un hacker ha clonato la nostra carta di credito togliendoli dal nostro conto, è una situazione più frequente di quanto si pensi. Ma in questo caso si può chiedere il rimborso alla  banca o al circuito usato dalla carta. Si possono recuperare i soldi perduti. Bisogna però seguire una particolare procedura. Tutte le carte ormai, hanno sofisticati sistemi di sicurezza. Ogni operazione deve essere autorizzata dall’utente con l’immissione di PIN e con l’utilizzo di app e strumenti digitali. Ma i sistemi di sicurezza migliorano di pari passo con le tecniche usate dai truffatori. Ecco perché le truffe sono sempre di più. Proprio alla luce di tutto questo, arrivare ad essere rimborsati non è una cosa impossibile. Bisogna avvisare una pratica nei confronti della banca o del circuito della carta, ma non solo. Bisogna aver prestato attenzione ad almeno tre cose per evitare di restare truffati e non rimborsati.

Le 3 cose che permettono di essere rimborsati dopo una truffa

Recuperare la cifra estorta con dolo da un truffatore passa da almeno tre punti salienti. Bisogna dimostrare di aver prestato la massima attenzione nel custodire la propria carta di credito o strumento simile. Inoltre occorre provvedere immediatamente a segnalare una transazione sospetta notata sul proprio conto. Segnalazione che significa, chiedere il blocco della carta al proprio istituto. Infine occorre contestare immediatamente la transazione non autorizzata. Quest’ultimo passaggio oggi è reso più facile dalle notifiche che la banca invia al suo cliente tramite smartphone. La banca rimborserà i soldi solo se questi tre adempimenti sono stati rispettati.

Se tutto questo è stato fatto, occorre presentare denuncia alle Forze dell’Ordine. Con la copia della denuncia bisogna presentare istanza di rimborso alla propria banca il più velocemente possibile tramite raccomandata con ricevuta di ritorno. A richiesta ricevuta la banca è obbligata a ripristinare le cifre di ammanco sul conto al proprio cliente. Naturalmente dopo l’accredito la banca ha il diritto di avviare tutte le sue procedure di verifica. Se qualche passaggio di quelli prima citati non è stato rispettato dal cliente, la banca provvederà a togliere nuovamente le cifre dal conto.

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