La banca può impedire ad un cliente di chiudere un finanziamento?

Sempre più spesso gli italiani devono ricorrere ad un prestito per far fronte alle spese familiari. Nonostante la contrazione del credito dovuta alla crisi economica, le richieste a banche e finanziarie sono in costante aumento. La disoccupazione crescente, la Cassa Integrazione diffusissima e le incertezze per il futuro rendono però molto difficile ottenere quanto necessario.

In questo contesto, infatti, le tempistiche per le istruttorie creditizie rischiano di diventare più lunghe del previsto. Quello che sorprende, però, è che in alcuni casi anche estinguere anticipatamente un prestito richieda un iter lungo e complesso. Insomma, un cliente che vuole restituire i soldi alla banca dovrebbe in teoria poterlo fare con la massima semplicità. Spesso invece non è così e a volte si rischia anche di ricevere un rifiuto. In questo articolo approfondiremo proprio le problematiche connesse al rimborso di un prestito. Ci chiederemo: la banca può impedire ad un cliente di chiudere un finanziamento?

Tutto dipende dal tipo di finanziamento

Nonostante possa sembrare strano, banche e finanziarie non accolgono con favore le richieste di estinzione anticipata di un finanziamento. A meno che non si tratti di un cliente che paga in maniera irregolare le rate. Gli Istituti, infatti, guadagnano proprio dagli interessi che i clienti pagano mensilmente con le rate. Chiudere prima del previsto un mutuo o un prestito significa quindi ridurre il guadagno per l’ente erogatore. Il D.Lgs 285/1993 stabilisce però la facoltà per il debitore di anticipare il rimborso di un finanziamento in qualsiasi momento. Questa norma, però, non vale per tutte le aperture di credito. La cessione del quinto prevede infatti alcune specifiche limitazioni. Vediamo quindi quando la banca può impedire ad un cliente di chiudere un finanziamento contro cessione del quinto. Nonché i casi in cui l’estinzione è soggetta a particolari restrizioni.

La banca può impedire ad un cliente di chiudere un finanziamento?

La cessione del quinto di stipendi e pensioni segue quanto previsto da una specifica normativa. Questa impone particolari adempimenti sia per richiedere che per rimborsare anticipatamente un prestito. La Legge 180/50 prevede infatti due clausole per ottenere il recupero di alcune spese relative a questi finanziamenti. In altre parole, chi non rispettasse i criteri previsti potrebbe estinguere ma perderebbe buona parte della convenienza economica dell’estinzione.

La norma consente di recuperare una quota delle commissioni bancarie e dei costi assicurativi solo in due casi. Quando chi estingue una cessione ha già pagato almeno il 40% del debito originale. Oppure quando si rinnova una cessione con un nuovo finanziamento di durata almeno decennale. Rimborsare prima di aver pagato il 40% delle rate o rinnovare una cessione con una di breve durata risulterebbe penalizzante. Insomma, le banche non possono rifiutare al cliente di chiudere un finanziamento. Possono però disincentivare questa richiesta rendendo antieconomica l’operazione.

Consigliati per te