La banca paga un assegno per errore, chi ne fa le spese?

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ProioezionidiBorsa risponde quest’oggi ad un quesito posto dai nostri Lettori, la banca paga un assegno per errore, chi ne fa le spese? Cosa accade se la banca paga un assegno che poteva essere protestato? La banca, se paga, non potrà rivalersi sul correntista.

È quanto stabilito dal Tribunale di Bologna, creando così un importante precedente in materia. Se la banca, erroneamente, paga un assegno che poteva essere protestato, non può rivalersi sul correntista.

Il caso che cambia le regole in gioco

Un istituto di credito aveva chiesto ed ottenuto nei confronti di un suo correntista un decreto ingiuntivo di euro 51.862,32. Importo di un assegno emesso anni prima dal correntista, che la banca aveva pagato, nonostante quest’ultimo avesse chiuso quel conto corrente. In altre parole, la banca si è trovata a pagare un assegno emesso molti anni prima dal proprio cliente, che nel frattempo aveva chiuso il conto corrente da cui aveva tratto l’assegno.

La banca, in giudizio si è difesa, sostenendo varie argomentazioni. Ovvero che il correntista aveva un nuovo conto corrente aperto, nonostante avesse chiuso il conto corrente da cui era stato tratto l’assegno. Sul nuovo conto vi era una provvista disponibile, e che il pagamento effettuato era stato fatto per esclusivo interesse del cliente. Inoltre il correntista si era impegnato a manlevare la banca da eventuali responsabilità per mancata la restituzione di alcuni assegni, tra cui questo.

La banca paga un assegno per errore, chi ne fa le spese?

Durante il giudizio, poi è emersa una confessione scritta della banca, da cui emergeva che la banca in realtà aveva pagato l’assegno per mero errore. E non di certo per non protestare il cliente! Il Tribunale ha ritenuto che è stato chiaro l’errore della banca, che ha pagato un assegno tratto su un conto estinto ben 10 anni prima.

A nulla pertanto rileva l’obbligo del cliente di manlevare l’istituto dalle possibili conseguenze derivanti dalla mancata consegna degli assegni. Conseguenze, ha ritenuto il Tribunale, che non possono rientrare tra quella della fattispecie in esame.

La circostanza che la banca abbia pagato un assegno tratto da un conto corrente chiuso da 10 anni configura una grave inadempienza da parte della banca. Quest’ultima avrebbe potuto e dovuto non pagare. Pertanto il Tribunale di Bologna ha revocato il decreto ingiuntivo e condannato l’istituto al pagamento delle spese.

Quindi cosa accade se la banca paga un assegno per errore? Possiamo sicuramente rispondere a questa domanda dicendo che la banca non potrà in alcun modo rivalersi sul correntista, avendo il dovere di agire con correttezza e buona fede.

 

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