La banca mondiale dei semi ci aiuterà a sopravvivere per molto tempo

banca dei semi

Al giorno d’oggi la vita scorre più frenetica che mai. Le foreste vengono disboscate a vista d’occhio per fare spazio a giganti di cemento. Il clima sta cambiando e con esso cambia la biodiversità.

Ma anche le piante come gli animali sono a rischio di estinzione? La risposta è sì. E se un giorno dovessimo avere bisogno per esempio delle patate e non potessimo più coltivarle? Ecco come sono nate le banche del germoplasma, comunemente chiamate le banche dei semi.

Cosa sono?

Lo dice la parola stessa. Le banche dei semi sono dei grandi caveau blindati, proprio come quelli delle banche. Ma invece di contenere soldi o gioielli preziosi contengono semi.

Il progetto nasce con l’intento di preservare la biodiversità. I danni provocati negli anni con allevamenti e coltivazioni intensive hanno portato all’aumento dei gas serra. E di conseguenza ai cambiamenti climatici che minacciano ogni giorno alberi e piante necessarie alla nostra sopravvivenza.

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E’ per questo che nascono le banche del germoplasma. Nel caso in futuro che ne sia bisogno potremo ripiantare tutto ciò che ci serve

La banca mondiale dei semi in Norvegia

Negli anni ne sono nate tante in tutte il mondo, anche in Italia. Ma la più famosa e la più grande si trova nelle isole Svalbard, in Norvegia.

La Svalbard Global Seed Vault è un gigantesco caveau scavato nel ghiaccio, progettato per resistere al surriscaldamento globale. E’ stata costruita all’interno del permafrost, che garantisce una temperatura naturale tra i -4° e i -5° gradi. Grazie a questo sistema è in grado di mantenere la temperatura di conservazione ideale anche in caso di malfunzionamento degli impianti. Sì perché al momento il caveau ha una temperatura di ben -18° gradi!

La struttura può resistere a qualsiasi catastrofe, naturale o meno. Ed è stata costruita per resistere 200 anni. In totale contiene circa un milione di semi provenienti da tutto il mondo. Patate, riso, pomodori, chi più ne ha più ne metta. Tutto conservato in scatole sigillate con un codice. Consultando il database si può sapere quali semi ci siano all’interno. Ma questo è l’unico modo perché nessun operatore può aprire queste scatole!

Chiunque può richiedere di inserire i propri semi. Basta fare domanda e in caso di richiesta accettata firmare un contratto e inviarli. C’è da ricordare però che non è una banca del DNA,  e che solo i semi di piante e alberi sono ammessi!

Ora sappiamo che la banca mondiale dei semi ci aiuterà a sopravvivere per molto tempo.

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