Johnson & Johnson tra tracollo e ripresa

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Johnson & Johnson ha appena passato una settimana molto particolare. Tutto è iniziato con una condanna per il Risperdal, farmaco dagli effetti molto pericolosi. Poi l’uscita dei dati trimestrali molto positivi e infine stamattina è stato ritirato un lotto di talco contenente amianto. Cosa succederà?

Johnson & Johnson: la compagnia tra passato e presente

La prima notizia da analizzare è quella del farmaco Risperdal. La società è stata costretta a pagare 8 miliardi (pena più alta pagata da J&J) per non aver indicato tutti gli effetti collaterali del farmaco. Alcune indiscrezione raccontano che il farmaco potrebbe addirittura far crescere il seno agli uomini. Allo stesso tempo l’azienda si è scagliata contro la corte accusandola di aver leso il suo diritto alla difesa impedendo la presentazione di elementi chiave sull’etichettatura del farmaco.

Il 16 ottobre le quotazioni della  società era salita grazie a dati positivi sul terzo trimestre del 1,9%. Le previsioni sugli utili  sono state riviste a rialzo e il titolo è stato premiato. Oggi però la società è stata colpita da una nuova accusa: la Johnson & Johnson ha avviato il primo ritiro dal mercato di un lotto del suo talco per neonati e bambini per la presenza di tracce di amianto. Le impurità della sostanza cancerogena sono state accertate in test condotti dalla Food and Drug Administration (Fda). Dopo la notizia del ritiro del lotto il titolo ha perso più del 6%.

Il futuro verde o rosso

A seguito di queste notizie il titolo azionario J&J (JNJ) torna ai livelli di inizio anno. Ricordiamo che il titolo nell’ultimo anno era riuscito a raggiungere quota 148,99 e in questo momento viene scambiato a 127,70. Inoltre è passato soltanto nelle ultime due settimana da 133,66 gli attuali 127,70. Quello che è importante da notare è che in questo momento è che la società ha circa 13000 processi aperti per i suoi prodotti (nulla di diverso dagli anni passati). Sicuramente questo è un investimento rischioso ma la compagnia potrebbe riprendere questi punti percentuali persi da qui a fine anno.

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