Italiani all’estero: agevolazione fiscale e detassazione nel 2020 per chi torna in patria

Italiani all'estero

Gli italiani all’estero che per studio o per lavoro, hanno lasciato da anni la madre patria ed ora intendono ritornare in veste di professionisti, sono accolti dallo Stato con gran riguardo. Finalmente, un barlume di speranza per chi intende ricucire il cuore spezzato da una distanza talvolta forzata.

Nuove leggi per il rimpatrio

Invertire l’esodo di numerosi professionisti è diventata un’urgenza in Italia. Lo scorso anno il Decreto Crescita 34/2019, ha stabilito delle nuove norme di agevolazione fiscale per alcune categorie di lavoratori che tornano in patria.

A chi si rivolgono

Le nuove misure di agevolazione fiscale si rivolgono ai soggetti che:

  • siano stati residenti all’estero nei due periodi di imposta precedenti il trasferimento in Italia;
  • si impegnano a risiedere in Italia per i successivi due anni;
  • svolgono prevalentemente attività lavorativa in Italia.

A loro verrà detassata per ben cinque anni una parte del reddito di lavoro dipendente o autonomo realizzato in Italia. Il reddito prodotto nel Bel Paese godrà di una detassazione pari al 70%. Maggiori vantaggi fiscali, sono riservati ai lavoratori che decidono di trasferirsi al Meridione. Infatti, per questo gruppo, i redditi di lavoro concorreranno alla formazione del reddito complessivo in misura del 10%. Le tassazioni poi, ricevono un taglio del 50% per gli ulteriori cinque periodi di imposta seguenti. Questo accade se si ha almeno un figlio minorenne a carico o si diventa proprietari di un immobile in Italia.

Italiani all’estero: l’Aire non è più un ostacolo

I lavoratori che non sono regolarmente iscritti all’Aire (Anagrafe di italiani residenti all’estero) ma sono rientrati in Italia, possono ugualmente beneficiare delle agevolazioni fiscali. Naturalmente, dovranno dimostrare di aver avuto residenza all’estero negli ultimi anni. Anche i docenti e i ricercatori all’Estero godranno delle agevolazioni. Per loro, il 90% degli emolumenti sarà escluso dalla formazione del reddito di lavoro.

Vantaggi per i pensionati

I pensionati che percepiscono  la pensione estera non sono stati certo esclusi dalla normativa. Tutti coloro che si trasferiscono al Sud, in un paese con numero di abitanti inferiore a 20 mila, pagheranno un’imposta del 7% sui redditi esteri per i prossimi dieci anni. Una calda accoglienza come questa è quello che ogni italiano merita per espatri spesso obbligati dalla necessità.

Approfondimento: Detrazione fiscale 2020: come recuperare l’imposta Irpef

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