Italia e Gran Bretagna prezzi in movimento e occhio alla sterlina

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Italia prezzi in movimento. Gran Bretagna in forza: occhio alla sterlina

In una giornata povera di dati macro-economici meritevoli di essere catalogati come market movers non mancano comunque elementi di interesse, vediamoli:

  EUR IPP italiano (Mensile) (Set) 0,4% 0,4%
  EUR IPP italiano (Annuale) (Set) 4,7% 4,4%
  GBP Credito al consumo della BOE (Set) 0,785B 1,200B 1,215B
  GBP Massa monetaria M4 (Mensile) (Set) -0,3% 0,3% 0,1%
  GBP Approvazioni di mutui (Set) 65,27K 65,00K 66,10K
  GBP Approvazione di mutui ipotecari (Set) 3,89B 3,00B 3,10B
  GBP Prestiti netti ai privati 4,7B 4,1B 4,3B

 

L’aumento dei prezzi alla produzione su base annua in Italia di per sè non è una buona notizia ma indica comunque che una certa attività è in movimento, le aziende italiane sopravvissute alla crisi sono effervescenti e competitive ora meritano un sistema fiscale semplificato e premiante specie per chi crea e mantiene occupazione e una drastico abbattimento degli adempimenti fiscali. La ripresa auspicata sarà implicita in queste scelte strategiche a monte, se realizzate….

Italia   prezzi in movimento ma occhio lla Gran Bretagna e alla sterlina.

In Gran Bretagna i dati sul credito e i prestiti ai privati si elidono.
Continuiamo a considerare d’esempio il fatto che la BOE eroghi direttamente credito al consumo…. Certamente da un lato  senza comportamenti scriteriati dall’altro senza tassi usurari. Da rifletterci…

La massa monetaria in calo in Gran Bretagna può far storcere il naso a qualcuno , non a caso la diminuzione rispetto alle attese è segnalata in rosso. Sul fatto che questa uscita possa risultare negativa per la sterlina, come può accadere in altre fasi del ciclo–economico, nutriamo seri dubbi.

La sterlina verso euro è quanto mai in forza in questo periodo e il calo della massa monetaria conferma che la BOE ha visto giusto nell’ alzare i tassi per prima.
Segnali di forza dunque non certo di debolezza.

Segnali di forza che in Gran Bretagna vengono confermati anche dai dati del settore immobiliare con i forti superamenti del consensus sia dei mutui generici che di quelli del settore immobiliare.

Ulteriore riprova che Brexit o non Brexit la Gran Bretagna rimane comunque attrattiva per capitali ed imprese di tutto il mondo.

Il processo di distacco non è ancora completato , ugualmente i segnali del mercato immobiliare sono quanto di meglio i fautori della Brexit potessero attendersi per avere una conferma pratica che la Gran Bretagna ha più guadagnato che perso dalla coraggiosa mossa popolare che tramite referendum ha portato  al distacco dall’Unione Europea.

D’altronde anche l’andamento della sterlina , passato lo choc  iniziale, lo conferma appieno.

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