Italia, Dazi e NFP: grandi temi sul piatto dei mercati

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a cura di 24Option

Tre i grandi temi sul succulento piatto dei mercati finanziari per questo venerdì primo giugno: in primo luogo la nascita del Governo in Italia che pone fine allo stallo e all’incertezza conseguente, che tanto avevano fornito adito alla speculazione finanziaria e dunque all’ondata di risk off materializzatasi con sell off di azionario e obbligazionario periferico. Il secondo riguarda l’imposizione dei dazi da parte degli Stati Uniti per le importazioni di acciaio ed alluminio dall’Europa entrata in vigore dalla mezzanotte di ieri alla quale verosimilmente l’Europa risponderà con misure di simile tenore con il pericolo che si inneschi una pericolosa spirale di ritorsioni sul piano commerciale e dei rapporti diplomatici. Il terzo, più legato al breve termine – e diremmo anche meno correlato alle decisioni di politica monetaria della Fed il cui cammino appare già abbastanza segnato – attiene invece alla pubblicazione del market mover per eccellenza dei mercati finanziari, e cioè i dati sul lavoro negli Stati Uniti ed in particolare i Non Farm Payrolls e il Tasso di Disoccupazione; il primo è previsto a +189mila nuovi posti di lavoro creati nel mese di Maggio contro i 164mila di Aprile, mentre il secondo dovrebbe riconfermarsi al +3,9%.

Il combinato disposto di queste tre dinamiche rende naturalmente complesso il quadro previsivo dello sviluppo dei prezzi degli strumenti finanziari per la giornata di oggi. L’intonazione europea di queste prime ore di contrattazione appare positiva, in sconto della verosimile stabilità del panorama politico della terza economia dell’Eurozona: il Dax tedesco, da ritenersi il benchmark azionario del Vecchio Continente, potrebbe pertanto mettere a segno ancora salite verso le resistenze tecniche 12.750/800.
Sotto la luce dei riflettori naturalmente il cambio Eurodollaro che dopo l’ottima tenuta dei supporti strategici in area 1,1500/1550, ha fatto registrare ascese verso l’1,17, livello dal quale poi ieri ha ritracciato, ma rispetto al quale è ragionevole pensare a nuovi superamenti in direzione 1,1750/75. Ciò è tanto più plausibile per il mattino dal momento che il pomeriggio (europeo) sarà caratterizzato dalla release d’oltreoceano, con l’innescarsi dunque di movimenti di natura dollaro centrica: ciò implicherebbe flussi massicci di liquidità sul biglietto verde in maniera univoca contro tutte le altre valute. Dipenderà tuttavia dalla qualità della pubblicazione che se testimoniasse un aumento dei posti di lavoro superiore alle 200 mila unità, potrebbe provocare acquisti di grennback in grado di riportare il cambio Eurodollaro sotto la soglia di 1,16. Al contrario, un dato deludente, potrebbe esaltare il percorso di ritracciamento degli ultimi due giorni e i cui livelli sono sopracitati.
Davide Marone 24option

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