Italia: dati economici contraddittori. Dove stiamo andando?

ProiezionidiBorsa

Interessanti anche se contraddittori i dati macro odierni sull’Italia, vediamoli:

Produzione industriale italiana (Annuale) (Lug) 2,9% 1,4% 1,4%
Produzione industriale italiana (Mensile) (Lug) -1,0% -0,4% 0,3%

 

Dato annuale eccellente  che doppia le attese e il precedente però raffreddato dal dato mensile che resta sia sotto il consensus che sotto il precedente. Sono poi usciti altri dati del settore industriale ma senza il riferimento degli analisti. Comunque dati per lo più in calo rispetto alle rilevazioni scorse.

Il dato annuale ci dice che comunque, seppur timidamente e con passo malfermo, anche l’Italia sta cercando di partecipare ad un ciclo di ripresa economica in molti paesi avviato da tempo e addirittura, ad esempio in USA e Germania, brillante.

Si avrà continuità in questo trend? Il dato mensile è di luglio, quindi, per stagionalità, possiamo sotto-pesarlo come importanza e così dovremo fare anche per quello successivo che si riferirà ad agosto.
Molta importanza avrà dunque il dato riferito a settembre che però conosceremo soltanto a novembre… nel frattempo saranno gli indici sulla disoccupazione e i dati sui consumi a fornirci delle prime risposte sulla reale consistenza di questa ripresa.

La impostazione di manovre non gradite all’UE ed ai potentati correlati renderà l’autunno molto caldo sul fronte dei mercati. Allo stesso modo metterà alla prova l’umore e la propensione alla crescita e all’investimento delle imprese .

Imprese e imprenditori che si vedranno a dovere capire se è più vantaggioso scommettere sugli effetti di una FLAT TAX da anni annunciata ma mai realizzata ovvero temere gli effetti di una cancellazione della legge Fornero piuttosto che spaventarsi e tirare il freno per le reazioni dei mercati.

In ogni caso sarà una bella lotta in cui i fattori che potranno indirizzare il ciclo economico, prima ancora che i consumatori e le imprese, saranno esterni all’economia in quanto tale, vale a dire il sentiment generato da mosse ed indirizzi politici e dalle reazioni che queste produrranno sulle borse e sullo spread.

Mai come in questo caso potremo dire che saranno i mercati ad anticipare il ciclo e non viceversa. E’ una situazione particolare molto complessa e per certi versi anomala. Forse anche potremmo definirla ingiusta nel senso che i mercati dovrebbero scontare l’andamento dell’economia e non indirizzarla con i propri timori ma tant’è apprestiamoci ad entrare in questo autunno caldo con distacco e serenità di giudizio

 

Consigliati per te