ISM americano fa sbandare le Borse

ISM

Potente scapaccione alle Borse internazionali per il brutto dato dell’ISM  dei Direttori degli acquisti del settore manifatturiero USA.

Eppure nel complesso i dati macroeconomici americani del pomeriggio non sono stati poi tutti brutti.

Evidentemente in questa fase di acuta tensione tra colombe (che vorrebbero nuovi rilevanti tagli dei tassi) e falchi che pensano si sia stato sbagliato già a fare i primi due tagli del costo del denaro la battaglia è serrata.

Tanto da sfociare poi in vere e proprie schermaglie borsistiche.

Fino a pochi mesi fa una serie di dati mista come quella odierna ma con un’ apertura di negatività avrebbe sortito l’effetto opposto; proprio perché avrebbe nutrito l’aspettativa di nuove mosse espansive da parte della FED.

Ora che la FED si è attivata, evidentemente i dati negativi a corredo diventano fonte di preoccupazione e spingono a richiedere nuovi tagli.

Ecco perché l’idea di Powell di anticipare i tempi ci è sembrata balzana per non dire “trumpiana” da subito…

Tabella principali  eventi macroeconomici USA

    Indice dei direttori agli acquisti del settore manifatturiero (Set) 51,1 51,0 50,3
    Indice ISM dell’occupazione manifatturiera (Set) 46,3 47,4
    Indice ISM dei direttori agli acquisti del settore manifatturiero (Set) 47,8 50,4 49,1
    Indice ISM prezzi del settore manifatturiero (Set) 49,7 48,5 46,0

Comunque valutiamo la reazione un po’ isterica visto appunto che l’indice dei direttori degli acquisti NON ISM è uscito invece sopra le attese a 51.1 versus 51 e ben sopra il 50.3 precedente.

Certo un 47,8 versus 50.4 atteso e 49,1 del mese scorso fa scalpore ma un rallentamento era atteso e mixato col dato superiore non dovrebbe nemmeno essere oggetto di valutazioni così “drammatiche”.

Evidentemente il fatto di avere ritoccato i minimi del 2016 ha fatto scattare le vendite a Wall Street e ci vorrà qualche ora probabilmente per riacquistare le giuste valutazioni.

ISM: la FED è sempre pronta

Con le cannoniere dei tassi della FED ancora cariche dell’1,75% sarebbe certamente prematuro caricare sui mercati una negatività che verrebbe poi presto smontata dai fiumi di liquidità disponibili a breve.

Massa monetaria che, non dimentichiamolo, ha solo nell’equity una sponda nella propria ricerca di remunerazione sui mercati.

Consigliati per te