Iscrizione alle liste di collocamento mirato, quale reddito bisogna avere?

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I lavoratori con disabilità, anche se svolgono un’attività lavorativa, possono rimanere iscritti nelle liste di collocamento mirato. La condizione, però, è rispettare un determinato limite di reddito. Per l’iscrizione alle liste di collocamento mirato, quale reddito bisogna avere? Analizziamo cosa prevede la normativa in questi casi.

Lo stato di disoccupazione modificato dal Decreto Legge n. 4/2019

Il Decreto Legge n. 4/2019, che ha introdotto la pensione anticipata Quota 100 e il reddito di cittadinanza, ha modificato le norme sullo stato di disoccupazione. In effetti, ha ripristinato la conservazione dello stato di disoccupazione.

A regolare tale concetto è l’articolo 4, comma 15-quater, il quale precisa che si considerano in stato di disoccupazione anche i lavoratori che hanno un reddito da lavoro autonomo o dipendente. A condizione che il reddito rispetti determinati limiti come previsto dal Testo Unico delle Imposte sui redditi.

Per stato di disoccupazione si intende il soggetto che ha ottemperato al rilascio della DID (Dichiarazione di Immediata Disponibilità). La DID può essere effettuata anche tramite il portale ANPAL dopo l’iscrizione.

Le liste di collocamento mirato o speciali sono costituiti da una graduatoria unica che raggruppa tutti i soggetti con disabilità. Gli elenchi sono pubblici e vengono utilizzati per l’inserimento lavorativo dei disabili.

Concorrono alla formazione della graduatoria unica coloro che si trovano nelle seguenti condizioni:

a) anzianità di iscrizione;

b) carico familiare;

c) condizione economica;

Inoltre, è stato abolito il limite di età massimo di 55 anni, che cancellava i soggetti dalle liste una volta compiuti gli anni.

Iscrizione alle liste di collocamento mirato, quale reddito bisogna avere?

In merito è intervenuta anche la circolare ANPAL n. 1/2019, che specifica quali sono i limiti di reddito:

a) per lavoro dipendente, il limite è 8.145 euro annui;

b) per lavoro autonomo, il limite è 4.800 euro annui.

Pertanto, se un lavoratore dipendente a contratto indeterminato non supera tali limiti di reddito, conserva lo stato di disoccupazione e l’iscrizione nelle liste di collocamento mirato.

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