Investire sui mercati asiatici: perchè conviene

investire sui mercati asiatici

I mercati asiatici sono stati scelti da molti analisti come il prossimo orizzonte per investire al meglio. L’ultima conferma arriva, adesso, anche dal Fondo Monetario Internazionale.

I numeri del World Economic Outlook

Infatti nell’ultimo World Economic Outlook pubblicato martedì, il Fondo Monetario Internazionale ha dichiarato che la Cina crescerà del 6,3% in questo 2019, confermato anche nel 2020. Un livello di poco superiore al 6,2% precedentemente indicato. Ma chi vince su tutti è l’India con un 7,5%. Per la Cina si tratta di un risultato che, a differenza di quanto inizialmente pensato, potrebbe arrivare nonostante la guerra commerciale in corso. O per meglio dire, nonostante le tensioni tra i due paesi.

Gli sforzi di Pechino

Infatti, sebbene non ci sia stata ancora nessuna firma, le tariffe doganali punitive imposte da Washington a Pechino (e viceversa) sono state sospese a tempo indeterminato. Un segno che i colloqui, per quanto prolungatisi oltre le tempistiche inizialmente previste, stanno continuando su un sentiero di comune intesa. La Cina, seconda più grande economia mondiale, ha registrato un Pil che nel 2018 non è andato oltre il 6,6%, ovvero la peggior performance negli ultimi 28 anni.

Investire sui mercati asiatici: la situazione in Europa

Ad ogni modo la view positiva del Fondo Monetario Internazionale è la conferma indiretta del fatto che i provvedimenti presi dalle autorità centrali a sostegno dell’economia porteranno i frutti sperati. Un giudizio, quello della Cina, in contro tendenza rispetto a quanto visto per la locomotiva d’Europa, la Germania, nel 2019. Berlino arriverebbe allo 0,8%.

I numeri pubblicati dall’organizzazione capitanata da Christine Lagarde vedono l’Italia all’ultimo posto tra i paesi dell’Unione Europea con uno 0,1%. Infatti la Spagna farà un +1,9% mentre Germania, Francia e Regno Unito nel 2020 arriverebero a un Pil pari all’1,4%.

Italia fanalino di coda

Di contro solo uno 0,9% per il Pil di Roma. Un trend in calo che è già stato sottolineato anche per il 2019: l’Italia, infatti, da un iniziale 1% è stata decurtata, solo a gennaio a un Pil allo 0,6% per arrivare, nel report di ieri, allo 0,1%. Chi invece è particolarmente bullish su Pechino è HSBC. Stando alle sue previsioni la crescita della Cina potrebbe toccare il 6,6% già alla fine di quest’anno.

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