Investire nel caffè, un consumo …”sempreverde”

caffè

Per chi cerca una materia prima che non risente delle congiunture economiche, ecco il caffè. Investire nel caffè, un consumo …“sempreverde”, rende ? La crisi da coronavirus ha relegato tutti al proprio domicilio: niente bar, no appuntamenti, niente locali di ritrovo, club, etc. Ma non ha mai scalfito – neanche lontanamente – la voglia della mitica «tazzulella ‘e cafè», orgoglio italico da Venezia,  dove la tradizione vuole sia nato, a Napoli, che lo ha consacrato. Oggi nel mondo esso viene consumato in tutte le sfaccettature, e sicuramente il consumo in capsule costituirà il futuro prossimo.

La domanda mondiale

Ci si interroga quindi se investire nel caffè, un consumo …“sempreverde”. La sua domanda a dire il vero non presenta quasi mai grandi oscillazioni. Infatti i consumi della bevanda nera restano infatti forti sempre, e si parla di domanda inelastica al prezzo. Ossia le oscillazione del prezzo della materia prima non influenzano minimamente il suo consumo. Né peraltro risente dell’andamento generale dell’economia, e questo per via dato del forte ascendente che esercita sui suoi cultori. Infine, i primo mercato importatore al mondo è quello USA, dove viene torrefatto e impacchettato ben il 50% del caffè mondiale.

Come farlo?

Vediamo come investire nel caffè, un consumo …“sempreverde”. Di forme per prendere posizione nella materia prime ce ne sono diverse, ma dato il taglio dell’articolo suggeriamo solo un ETC su tale commodity. Lo strumento consente infatti un approccio – ma solo in piccole dosi; come un caffè, appunto – abbastanza tranquillo alla materia prima. Nello specifico va detto poi che si tratta di una replica passiva sul relativo trend. Tra i disponibili sul mercato citiamo il “WisdomTree Coffee ETC”, ISIN: GB00B15KXP72, quotato in dollari, e attualmente scambia a $0,76 circa.

Una delle attenzioni da riporre è quindi anche al rischio cambio: negli ultimi 5 anni, infatti, lo strumento è stato penalizzato anche dall’andamento discente della valuta USA sul mercato delle valute. In compenso il mese di marzo si è comportato molto bene, mettendo a segno un +7,44.  Il trend a un anno è invece pari a +13,67, mentre il trend a 5 anni è negativo, per la precisione pari a –40% circa (complice anche il deprezzamento del dollaro).

A chi è adatto

Dunque, investire nel caffè, un consumo …“sempreverde”? La risposta giusta sarebbe: dipende. Dal mercato della materia prima, dalle condizioni climatiche, dal discorso dazi, dall’andamento del $. Morale, lo strumento può essere considerato solo dopo un’attenta analisi del mercato di riferimento. Ancora, si presta solo a far parte di piccolissime quote del portafoglio di un investitore però consapevole, con buona attitudine al rischio e di medio profilo. L’esposizione alla commodity non dovrebbe comunque mai superare la soglia del  4/6% massimo del portafoglio complessivo.

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