Investire in Borsa in un giorno senza dati macroeconomici

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Oggi, stranamente, non usciranno dati macroeconomici americani: che fare, investire in Borsa o attendere?

Normalmente nelle giornate senza dati macroeconomici la volatilità di Dow Jones, S&P500 e Nasdaq si abbassa.

Tanto più che  è iniziata la fase di attesa verso le parole di Powell atteso in audizione in settimana.

La giostra dei tassi

La sciacquatina in corso sui mercati potrebbe avere bisogno di ancora alcune ore per smaltirsi.

Ma il vero punto nodale della settimana per capire se è meglio vendere o comprare in Borsa sarà rappresentato dai dati sull’inflazione.

Negli ultimi mesi la giostra dei tassi guidata da Powell e dalla FED ha girato in una sola direzione: quella del ribasso.

Le attese degli operatori di Borsa sono per nuovi tagli.

Tutto lascia supporre che la FED agirà ancora in questo senso.

Unica vera variabile di rischio contraria è proprio quella dell’inflazione.

Il vero fattore di rischio per le Borse

Al momento non vi è motivo di pensare che le Borse non concluderanno l’anno con il classico rally di natale, magari un po’ anticipato.

Un nuovo allungo rialzista resta probabile.

L’unico vero fattore di rischio che potrebbe  portare a un crollo delle Borse e a vendere azioni indiscriminatamente è una ripresa dell’inflazione.

Aumento dei prezzi che al momento non si è ancora visto ma che, specie negli USA dove l’economia viaggia forte, è possibilità da non scartare a priori.

Inflazione in Europa sotto zero

Diciamo che il rischio è principalmente americano a ragion veduta.

Sia FED che BCE hanno attivato nuove manovre espansive, ma l’aumento dei prezzi si nutre anche di una veloce circolazione del denaro.

Velocità nella dinamica monetaria che, al momento, è fattore sconosciuto nell’Unione Europea.

UE sotto lo scacco dell’austerity,  tanto che la rapidità degli scambi latita da molto tempo.

Addirittura anche i dati odierni dei prezzi in Germania hanno mostrato un segno negativo decisamente corposo:

Indice dei prezzi all’ingrosso in Germania (Annuale) (Ott) -2,3% -1,9%
Indice dei prezzi all’ingrosso in Germania (Mensile) (Ott) -0,1% -0,4%

Non sono state pubblicate le attese ma passare da -1.9% a -2.3% fornisce un preciso segnale di contrazione delle dinamiche commerciali di cui l’attività all’ingrosso è componente importante.

Consideriamo comunque che l’ingrosso soffre anche molto la concorrenza del canale on-line e che quindi non è l’indicatore preciso di tempo fa.

Precisato questo non sono certo dati inflazionistici in grado di scatenare le vendite in borsa o fare ricredere la BCE.

Ecco perché la massima attenzione la riserveremo nei prossimi giorni ai dati sui prezzi americani, quelli sì vero fattore rilevate per chi voglia investire in Borsa senza eccessivi rischi.

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