Investire facilmente: i titoli da comprare

investire semplice

Investire sulla semplicità è sempre un’ottima strategia. Ma quali titoli comprare per investire facilmente?

La prima regola

Quella della semplicità è un sistema che ormai è stato ampiamente collaudato e consigliato anche dai più grandi investitori, da Warren Buffett a Peter Lynch. Una semplicità che riguarda tutti gli aspetti dell’investire. Prima di tutto negli strumenti. Capire il funzionamento di alcuni strumenti finanziari può essere ostico. In caso di dubbio è sempre meglio chiedere informazioni ad un esperto, ma è ovvio che nel momento in cui si chiede, già significa che la semplicità non è stato il primo parametro considerato. Il che può anche essere accettabile. Non lo è se però, dopo le spiegazioni di rito, restano dei dubbi e si procede ancora con quello stesso strumento che ha creato perplessità.

La semplicità è regina

Altro punto: semplicità da parte della strategia industriale. Come Buffett insegna, quando si compra un titolo non si compra un pezzo di carta ma un pezzo di un’azienda e della sua mission. Per questo motivo è bene essere consapevoli delle strategie di investimento che l’azienda intende porre in essere, ma anche dei progetti di crescita e, soprattutto, di quanto deciso con e per gli azionisti. Da qui si arriva al terzo punto: c’è un dividendo? Una serie di buyback? Oppure cosa si è scelto di fare per dare valore alle azioni in mano agli investitori? Ma una cosa è il metodo, la regola generale, un’altra è andare a guardare le azioni specifiche. Perché è attraverso queste che si ha l’esempio lampante su come agire.

Un nome può essere quello di Netflix. Il motivo? Rendimenti ottimi e, alla base, un progetto assolutamente semplice. Non solo il titolo è aumentato di quasi il 400% negli ultimi cinque anni, ma la società opera all’interno di una sola attività: lo streaming video.

Il futuro di Netflix

Ancora meglio, il management illustra le sue strategie ogni trimestre con risultati e previsioni, contenuti, concorrenza, marketing, prodotti e partnership. Il tutto illustrato attraverso una serie di grafici chiari. Punto dolente: i contenuti. Per essere sempre all’altezza è necessario che siano di ottima qualità. E la qualità costa. Ma migliori sono i contenuti, più alto è il numero degli abbonati. Perciò è l’impegno stesso che ammortizza i costi. Ovviamente è impossibile prevedere sul lungo termine l’andamento delle azioni e ancora di più credere che possano bissare, se non migliorare ancora di più, i risultati fin qui ottenuti, soprattutto se si pensa alla concorrenza sempre più forte. Ad ogni modo il titolo è un ottimo esempio di chi ha fatto un enorme salto di qualità sfruttando la semplicità in tutti i campi.

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