Investire e guadagnare con la finanza green

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L’ambiente è al centro delle agende politiche dei governi. Ma anche delle aziende, che puntano sempre più sulla sostenibilità. Oltre che influenzare le scelte di consumo, il “green” offre anche l’opportunità di ripensare i propri portafogli di investimento con interessanti prospettive di rendimento.

Partecipare alla lotta al climate change con le scelte di investimento non porta solo vantaggi alla società, ma è anche una buona scelta tattica. Le aziende più virtuose saranno infatti quelle che con maggiore probabilità intercetteranno gli investimenti stanziati da Europa (277 miliardi di euro del programma Next generation Eu per la transizione verde) e Stati Uniti (2.000 miliardi di dollari promessi da Joe Biden per il clima). Sono molteplici i prodotti e le soluzioni per investire e guadagnare con la finanza green.

Come orientarsi

Il mondo della finanza green è estremamente variegato. Da una parte, ci sono i fondi tematici, che investono, per esempio, nelle fonti di energia alternativa o nelle aziende che producono beni e servizi che rispettano l’ambiente; dall’altro, ci sono gli strumenti che integrano analisi finanziaria tradizionale e fattori ESG (Environmental, Social, Governance), privilegiando tutte quelle realtà impegnate, per esempio, nell’efficienza energetica, nell’abbattimento della diversità di genere, nel perseguire una governance trasparente. Ci sono quindi investimenti “a impatto”, che puntano a generare un effetto positivo misurabile su uno specifico obiettivo di natura ambientale e sociale. E poi ci sono gli strumenti che si limitano a escludere determinati settori con finalità etiche, come le armi, il tabacco, il gioco d’azzardo.

I fondi con i migliori rendimenti

Esistono fondi d’investimento azionari, attivi e passivi (ETF, Exchange traded fund), che hanno reso parecchio negli ultimi 12 mesi. Tra i fondi attivi, i più performanti risultano il Mandarine Global Transition (+47,47%), l’SWC (LU) EF Sustainable Glbl Climate (+45,30%), il GS Enviromental Impact Eq (+43,80%) e il DWS Invest ESG Climate Tech (+40,77%); tra gli ETF, quello col rendimento maggiore è il Luxor Msci Em Climate Change (+12,85%). I migliori portafogli ESG sono, invece: CS (Lux) Edutainment Equity (+25,62%); LF Lux Inflection Point Carb Imp Glb (+18%), tra gli attivi; BNPP E MSCI Wld SRI S-Sr 5% Cpd (+11%) e BNPP E ECPI Circular Economy Ldr (+10,66%), tra gli ETF.

I migliori azionari “a impatto” risultano DPAM INVEST B Eqs Newgens Sust (+37,33%) e HSBC GIF Global Eq Climate Change (+25,52%), tra gli attivi, e Xtrackers MSCI World ESG Etf (+5,98%) negli ETF. Infine, per investire e guadagnare con la finanza green ci sono i green BOND governativi. Sono circa sedici i titoli di Stato verdi emessi in Europa, da dieci Paesi – Polonia, Ungheria, Belgio, Francia, Olanda, Germania, Svezia, Irlanda, Lituania e Svezia. I rendimenti maggiori sono quelli dei BOND ungheresi (1%) e polacchi (0,66%). In questo campo, c’è grande attesa per il debutto del primo Btp green italiano atteso quest’anno.

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