Investire con l’aiuto di uno dei più grandi matematici di sempre

sezione aurea

Investire con l’aiuto di uno dei più grandi matematici di sempre? Vediamo come.

Guardate attentamente, molto attentamente, l’immagine che segue.

sezione aurea

Dite la verità, la riconoscete? Sì? No? Secondo noi sì, soprattutto se ve la facciamo vedere così:

sezione aurea in natura

L’avete già vista, vero? E’ la conchiglia di un Nautilus, un mollusco cefalopode che vive nell’Oceano Pacifico ed in quello Indiano, di notevole valore scientifico perché considerato un fossile vivente. Ma cosa c’entrano un mollusco e la sua conchiglia con l’investire grazie all’aiuto di un matematico? Lo scopriamo subito.

Investire con l’aiuto di uno dei più grandi matematici di sempre

Leonardo Fibonacci è stato un grandissimo matematico medievale. A lui e pochi altri si deve la rinascita delle scienze numeriche dopo la decadenza dell’età tardo-antica e dell’Alto Medioevo. Con lui si ottenne l’unione fra i procedimenti della geometria greca euclidea (i famosi Elementi) e gli strumenti matematici di calcolo elaborati dalla scienza araba (come l’introduzione dello zero).

Ma Fibonacci è ricordato per una cosa di cui molte persone hanno sentito parlare: la sezione aurea. Che altro non è che l’immagine che avete visto per prima. La sezione aurea è detta anche rapporto aureo, o numero aureo, o costante di Fidia, o proporzione divina. Indica il numero irrazionale 1,6180339887… ottenuto effettuando “il rapporto fra due lunghezze disuguali, delle quali la maggiore a è medio proporzionale tra la minore b e la somma delle due (a+b).

La sezione aurea

In termini molto semplici, la sezione aurea è l’aumento, lo sviluppo della curva che vedete nella prima immagine, a partire dal suo punto di origine. Essa si allarga, appunto, del rapporto definito dal numero sopra riportato. Questo andamento è stato spiegato dal matematico pisano con la sua famosa successione di numeri, in cui ogni termine, a parte i primi due, è la somma dei due che lo precedono.

Quindi 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, ecc. Le proprietà geometriche e matematiche della sezione aurea e la frequente riproposizione in svariati contesti naturali e culturali (come la conchiglia del Nautilus, che segue esattamente le proporzioni della successione), apparentemente non collegati tra loro, hanno suscitato per secoli nella mente dell’uomo curiosità ed altro. Soprattutto, “la conferma dell’esistenza di un rapporto tra macrocosmo e microcosmo, tra Dio e uomo, tra universo e natura. Un rapporto tra il tutto e la parte, tra la parte più grande e quella più piccola, che si ripete all’infinito attraverso infinite suddivisioni.”

Leonardo Fibonacci: come investire con l’aiuto di uno dei più grandi matematici

E veniamo infine agli investimenti, dove Fibonacci dà un grande aiuto. La successione di cui sopra è stata applicata alle tecniche di investimento, per le sue proprietà perfette. Si è visto che, molto, molto spesso, i grafici di borsa effettuano i loro movimenti in corrispondenza di alcuni punti precisi, che sono chiamati ritracciamenti di Fibonacci perché… questi punti precisi corrispondono esattamente alla sequenza del geniale matematico pisano. Essi infatti sono nove intervalli orizzontali dallo 0% al 23.6%, 38.2%, 50%, 61.8%, 100%, 161.8%, 261.8%, 423.6% di un range di prezzi.

Perché sono utili? Perché sono osservati, ricercati ed annotati da tutti coloro che si occupano di investimenti, che operano cercando livelli di supporto e/o resistenza situati in corrispondenza degli intervalli appena riportati. In pratica, quando si osserva l’inizio di un movimento (allo 0% di incremento) si hanno ragionevolissime possibilità statistiche che questo movimento si estenda fino al 23,6%, ed altre ancora notevoli almeno fino al 38,2%. Quando ci si trova tra questo valore ed il 61,8%, man mano che ci si avvicina a questo numero, le possibilità che il movimento del trend continuino diminuiscono notevolmente.

E’ un bel vantaggio sapere che c’è una cosa che tutti cercano, quando si parla di investimenti. Perché questa cosa dà il via ad un comportamento comune, “di gregge”, che è facilmente prevedibile e, quindi, sfruttabile.

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