Investimenti in presenza di inflazione: possibili strategie di sopravvivenza

inflazione

L’inflazione in crescita a livello statunitense e a livello europeo è ormai un dato acclarato.

Negli USA abbiamo addirittura un rialzo del 7,5% dei prezzi al consumo relativo al mese di gennaio 2022, un dato di questa portata non si riscontrava dal lontano 1982.

In Europa va un po’ meglio e le attese, secondo gli analisti di Bruxelles, sono del 3,5% nell’Area euro e del 3,9% nella UE.

Per l’Italia si parla già di una inflazione del 3,8%, superiore alla media dell’eurozona. Nell’anno 2021 l’inflazione nel nostro Paese si era attestata al 1,9%.

Nessuna preoccupazione da parte degli esponenti della BCE, tutti ritengono che questa inflazione debba/possa scendere nel corso dell’anno 2023, e riportarsi su dei livelli inferiori al 2%.

La convinzione dei banchieri europei è che questo fenomeno sia assolutamente passeggero.

Investimenti in presenza di inflazione: strategie di sopravvivenza

In Europa inflazione stimata per l’anno 2023 sotto il 2%.

In attesa che le previsioni degli analisti della Banca Centrale Europea si avverino, riteniamo che investitore debba avere ben presente una stretgia efficiente in presenza del fenomeno inflattivo.

Per i vecchi investitori italiani degli anni 80 era molto facile prevenire i fenomeni inflattivi. Avevano due buone possibilità. Investire in immobili, non tassati e che avevano un buon rendimento. O in alternativa i titoli di Stato Italiani come BOT, BTP o CCT con rendimenti che superavano abbondantemente i tassi d’inflazione.

Oggi investire il proprio patrimonio non è facile

Bisogna prendere atto che se si vuole investire in sicurezza, di questi tempi, si dovrà pagare un “costo” non indifferente relativo a interessi praticamente irrilevanti e costo inflattivo.

Quindi l’opzione della liquidità in questo momento, a causa dei bassi rendimenti, è costosa, molto costosa.

L’investitore a tasso fisso, deve prenderne atto, e prevedere questa leggera perdita per i prossimi 9-12 mesi. Magari in attesa che il rialzo dei tassi sia palese e a questo punto potrà posizionarsi sul mercato. Ma senza subire una eccessiva diminuzione in conto capitale.

Anche affidandoci a “gente del mestiere” ed operando nel mondo dei fondi d’investimento obbligazionari, non vi è l’assoluta certezza che vi siano rendimenti superiori al tasso d’inflazione.  Inoltre per sperare di poter avere dei rendimenti interessanti, si dovrà per gioco di forza, posizionarsi sul mercato azionario.

Quindi in un mercato aleatorio, imprevedibile e soprattutto molto volatile.

Mercati borsistici in crescita per i prossimi 6/9 mesi, queste sembrano essere le previsioni degli analisti

Per quelli che intendono investire nel mercato borsistico, si ritiene che questo sia un momento ancora buono per posizionarsi. Un mercato che potrebbe avere, dopo i recenti storni, una crescita per i prossimi 6/9 mesi, o almeno sino al primo sostanziale rialzo dei tassi d’interesse.

Il consiglio migliore per chi intende entrare nel mercato azionario è quello di avere un buon gestore, acquistare azioni e indici azionari e soprattutto reggere la volatilità.

Consigliati per te