Inutile illudersi perché al momento Alzheimer e Parkinson sembra vadano prevenuti così

malattia Alzheimer

Negli ultimi tempi la ricerca ha fatto passi da gigante nello studio delle malattie neurodegenerative. Esse rappresentano, oramai, per i numeri che le caratterizzano, una vera piaga sociale. Sicché, nonostante sembra che si sia sempre ad una svolta nella scoperta di una cura, le terapie restano ancora sperimentali. Quindi, l’unica via certa è la prevenzione. Sicché, inutile illudersi perché al momento Alzheimer e Parkinson sembra vadano prevenuti così. Anzitutto, la vera ragione di una tale diffusione delle malattie neurologiche è riconducibile al normale invecchiamento cerebrale. Infatti, il nostro cervello è programmato per funzionare non più di 50 o 60 anni.

Di conseguenza, paradossalmente, è già tanto che la maggioranza degli anziani non abbia problemi neurologici. Insomma, veniamo al dunque e vediamo come dobbiamo comportarci per fare prevenzione. Il primo fattore di rischio delle malattie neurologiche sono i traumi cerebrali. Di conseguenza occorre stare attenti ad evitare di fare incidenti stradali. Detti traumi, infatti, predispongono all’insorgenza del declino cognitivo.

Come fare prevenzione

È bene sapere che la disfunzione degli altri organi, predispone a malattie quali Alzheimer e Parkinson. Quindi, diabete, disfunzioni renali, epatiche, cardiache e polmonari comportano anche al deterioramento dei tessuti cerebrali. Dunque, favoriscono l’insorgenza delle malattie in discorso della demenza in generale.

Occhio, però anche all’alimentazione. Infatti, l’uso di superalcolici, nonché di cibi ricchi di grassi e zuccheri, rappresentano l’anticamera di tutte le forma di demenza. Diverso a dirsi per una quantità controllata di vino rosso, che, all’opposto, funge da fattore neuroprotettivo. Anche le droghe e in particolare, la cocaina, a lungo andare, determinano danni irreversibili a carico dei tessuti cognitivi. Al contempo, una riduzione delle ore di sonno, ha evidenziato effetti negativi sulla memoria e sull’elasticità mentale.

Inutile illudersi perché al momento Alzheimer e Parkinson sembra vadano prevenuti così

Altra indicazione rilevante per la prevenzione riguarda l’alimentazione che deve essere ricca di frutta, verdura, pesce, olio d’oliva, cereali. Inoltre, è necessario limitare l’uso di grassi animali e carni rosse. Alla dieta mediterranea è bene associare l’attività aerobica costante. Tuttavia, l’attività fisica deve riguardare sia il corpo che la mente per essere efficace.

Quindi, occorre leggere e comunque mantenere la mente allenata. Non a caso, recenti studi hanno evidenziato come la lettura stimoli diverse aree del cervello a seconda del tipo. Ad esempio, la lettura di romanzi fantasy attiverebbe alcune aree della corteccia frontale mentre la fiction letteraria aumenterebbe l’empatia.

A tutto ciò, associamo relax e meditazione, oltre che la lotta alla depressione. Infatti, è nota l’associazione tra depressione e malattia di Alzheimer. In più, va condotta una vita attiva, optando per corsi di ballo che favoriscono coordinamento e la socializzazione. Si tratta di elementi entrambi necessari per contrastare le malattie neurodegenerative.

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