Inutile fare i furbi per ottenere i ristori a fondo perduto

fisco, debito

Il Fisco ha messo in moto una macchina da guerra per effettuare i controlli sugli aiuti di Stato. Perciò inutile fare i furbi per ottenere i ristori a fondo perduto. Il contribuente che non ha avuto danni per la crisi economica, meglio che non si permetta di fare domanda perché le sanzioni sono molto salate. In questo caso, l’Agenzia delle Entrate avvia l’attività di recupero dei soldi percepiti senza titolo.

Multa salata

Inoltre l’AdE applicherà una sanzione minima pari al 100% e massima del 200% delle somme incassate. Inoltre, il contribuente va incontro anche alla reclusione da 6 mesi a 3 anni. Perciò meglio non scherzare a chiedere il contributo a fondo perduto. Chi l’avesse fatto, può salvarsi ed evitare sanzioni. La Partita IVA può rinunciare presentando una istanza e nel contempo restituire il ristoro. La propria posizione si regolarizza e non scattano sanzioni peggiori. Inutile a provare di fare i furbi perché l’Agenzia delle Entrate ha già sotto controllo la situazione fin dalla presentazione della domanda.

L’AdE confronta più banche dati

I contribuenti vengono controllati all’origine incrociando i dati con l’anagrafe tributaria. L’Amministrazione finanziaria se ha il sentore che qualcosa non quadra dal confronto delle due banche dati, blocca la lavorazione della domanda e non fa il bonifico. Il Governo sta facendo enormi sacrifici per trovare i soldi da elargire alle attività imprenditoriali e lo tsunami dei controlli è giustificato.

Perciò l’Agenzia delle Entrate entra in gioco con i controlli fin da subito.  Il contribuente deve avere i requisiti richiesti altrimenti inutile provare a fare i furbi. Il Fisco ha il coltello dalla parte del manico: i dati contabili vengono controllati al 100% prima di elargire il contributo a fondo perduto.

Meglio evitare grane

Perciò, prima di fare la domanda, meglio verificare con certezza uno dei requisiti più importanti. Il fatturato e i corrispettivi del mese di aprile 2020 devono essere inferiore ai due terzi dell’ammontare complessivo del fatturato e dei corrispettivi dell’aprile dell’anno precedente. L’Agenzia delle Entrate conosce tutte le entrate e uscite di ogni contribuente. Perciò è inutile fare i furbi per ottenere i ristori a fondo perduto.

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