Intesa Sanpaolo: pronta a fare da traino

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Il settore bancario in area UE resta evidentemente fragile ma tra le banche meno esposte a numeri deficitari fa piacere trovare Intesa Sanpaolo (ISP) una banca italiana.

E’ chiaro che anche la banca in questi anni ha beneficiato dell’adeguamento dei parametri allargati dalla BCE per consentire la sopravvivenza del settore dopo la crisi sub-prime.

Un conto però è beneficiarne essendo già al limite degli stessi un conto è avere invece margini.

E questo è senz’altro il caso di  Intesa Sanpaolo da sempre più cauta di altre nell’esposizione alle attività più speculative.

Aspetto che il mercato ha riconosciuto meglio nella fase più acuta dei prezzi dei titoli bancari di quando non stia facendo ora.

Tanto più che i numeri correnti sono assolutamente incoraggianti e promettenti.

Intesa Sanpaolo utili in crescita

Infatti la banca  ha chiuso la prima semestrale del 2019 con un utile netto di 2,266 miliardi.

Dato che risulta in crescita del 4% rispetto allo stesso periodo del 2018.

Soddisfatto l’ AD Messina: “Il miglior risultato dal 2008” e non è assolutamente comparazione da sottovalutare.

Tanto più che il dato ha battuto il consensus degli analisti che si posizionava  su un utile di 915 milioni di euro.

Dividendo di tutto rispetto

Grazie a questo trend favorevole Banca Intesa ha potuto confermare i target fissati per il 2019.

La previsione è di:“un aumento del risultato netto rispetto al 2018, conseguente a una crescita dei ricavi, una continua riduzione dei costi operativi e un calo del costo del rischio”.

Poi  ancora l’AD Carlo Messina: “Siamo particolarmente soddisfatti del primo semestre 2019: in un contesto più complesso del previsto, Intesa Sanpaolo conferma la capacità di raggiungere risultati importanti, in linea con l’obiettivo di un utile netto superiore a quello del 2018″.

Soddisfazione anche riguardo alla qualità media degli asset detenuti infatti ha detto che :“dopo 15 trimestri consecutivi di calo dal picco del 2015, lo stock dei crediti deteriorati è stato ridotto di 33 miliardi, al livello più basso dal 2009”.

Inoltre, nel prima semestre 2019 la banca ha: “registrato il più basso flusso di crediti deteriorati del primo semestre di sempre…”

Confermati anche i target sul piano del dividendo: “la distribuzione di un ammontare di dividendi cash corrispondente a un pay-out ratio pari all’80% del risultato netto”.

Insomma possiamo confermare il BUY dato mesi fa, tra i bancari italiani in rapporto a rischio rendimento Intesa Sanpaolo  è certamente in pole position.
Anche se le cautele indicate in precedenza consigliano di aprire per ora solo il 50% della posizione disponibile.

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