Intesa Sanpaolo potrebbe mettere il turbo e salire anche del 35% grazie a tre frecce al suo arco

INTESA SANPAOLO

Intesa Sanpaolo non è tra i titoli bancari più rampanti. Il primo gruppo bancario italiano però, nelle prossime settimane e mesi ha ottime potenzialità di salita. Intesa Sanpaolo potrebbe mettere il turbo e salire anche del 35% grazie a tre frecce al suo arco. Vediamo perché l’azione è da monitorare con grande attenzione

Possibili tre dividendi per gli azionisti di Intesa nel 2021

Il titolo bancario Intesa Sanpaolo (MIL:ISP) scalda i motori. L’azione inizia ad essere oggetto d’analisi da parte di molte società finanziarie che vedono potenziali rialzi anche di oltre un terzo dell’attuale valore.

Intesa Sanpaolo potrebbe mettere il turbo e salire anche del 35%, grazie a tre frecce al suo arco. Infatti, a scatenare l’interesse del mercato sono soprattutto i 3 possibili dividendi che la banca potrebbe distribuire quest’anno.

La prima cedola sarà staccata il 24 maggio e sarà di 0,0357 euro. Ma sono gli altri due potenziali dividendi che scatenano gli appetiti del mercato. Se la BCE darà il suo parere favorevole, dopo settembre il titolo potrebbe pagare un dividendo dello 0,1% sugli utili 2020. Inoltre potrebbe anche pagare un anticipo di dividendo sugli utili 2021 pari al 70% dell’intera cedola.

Le potenzialità rialziste del titolo Intesa Sanpaolo

Gli analisti concordano che il titolo ha ottime potenzialità rialziste. I più prudenti puntano a un target price di 2,2 euro, oramai prossimo. Ma c’è chi valorizza il titolo a 2,4 euro ad azione. I più generosi sono gli analisti di Bank of America, che valutano Intesa Sanpaolo 2,9 euro ad azione. Dal prezzo attuale di 2,15 euro sarebbe un balzo del 35%.

Secondo l’opinione degli Analisti di ProiezionidiBorsa, l’azione, dopo avere superato lo scoglio della resistenza dei 2 euro, è in chiara tendenza rialzista. Il superamento dei 2,15 euro spingerà i prezzi a 2,25 euro, rilevante livello di resistenza. Superato questo livello, l’azione avrebbe la strada libera fino a 2,4 euro.

Attenzione ai rischi di perdite

Attenzione però alle possibili discese. Se i prezzi dovessero tornare sotto 2,06 euro scatterebbe un campanello d’allarme. In questa ipotesi i prezzi scenderebbero fino a 2 euro. La tenuta di questo supporto sarebbe determinante, perché sotto 2 euro ritornerebbe una nuova fase ribassista di medio periodo.

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