Internet e le trappole della conoscenza: come evitarle?

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Internet e le trappole della conoscenza: come evitarle? L’infosfera è ammalata. Le cause? Molte, alcune ben note. La fake news ormai onnipresenti. Le echo chamber sempre più presenti nei social (quando un argomento è presente in maniera ossessiva). I motori di ricerca che ordinano come gli pare a loro i risultati di una nostra richiesta. Tutto questo contribuisce ad inquinare il nostro spazio informativo. Al contempo, come è noto, la quantità di dati immessi in Internet cresce ogni giorno di più. Ed in maniera esponenziale. L’infosfera diventa, quindi, sempre più vitale e necessaria. Cosa possiamo fare? Come possiamo cogliere i benefici della conoscenza disponibile sulla Rete senza cadere nelle sue innumerevoli trappole?

Possiamo fare due cose, innanzitutto. Per prima cosa, assolutamente, verificare la veridicità delle fonti. E, di conseguenza, dei contenuti. Non accontentiamoci di un double check. Ma facciamolo anche triplo o quadruplo, se occorre. Perché anche noti siti d’informazione a volte diffondono fake news. Perché non controllano, ma rilanciano ciecamente le agenzie di stampa. Come seconda cosa, anticipare il più possibile la raccolta delle informazioni che vorremmo utilizzare. Verifica di fonti e sicurezza delle informazioni sono processi lunghi e faticosi. E, spesso, non c’è necessità di usare subito un’informazione acquisita. Meglio (ri)controllare.

Internet e le trappole della conoscenza: come evitarle?

I siti internet e le società ad essi collegati che si occupano di smascherare le informazioni false sono svariati. E lavorano tutti molto bene. Essi, per esempio, non ritengono a priori che una notizia sia vera o falsa. Spesso utilizzano una scala di punteggi, variabile da sito a sito, che permette di rilevare la veridicità o meno di una notizia. Il top è poter affermare che la dichiarazione sia accurata e non manchi nulla di significativo. Il minimo è rilevare che la dichiarazione non è accurata e fa un’affermazione ridicola.

Il tema è assolutamente rilevante, soprattutto nell’era dell’informazione. E speriamo davvero che possiate cogliere l’importanza di quanto stiamo dicendo. Lo è così tanto che è nata una nuova scienza. L’agnotologia, che poi sarebbe la scienza dell’ignoranza. Perché, purtroppo, siamo circondati dall’ignoranza. Una realtà che, ahinoi, ha una sua storia ed una sua connotazione geografica. Una realtà prodotta scientemente per lasciarci nel buio e confonderci.

Perché parlando e ragionando dovremmo sempre seguire tre semplici regole. Regole che, purtroppo, conosciamo ma non applichiamo. Per pigrizia o per dimenticanza.

Le tre regole della conoscenza e qualche suggerimento

Qual è la fonte di certe affermazioni? Qual è la sua reputazione? Chi trae vantaggio da queste affermazioni. Queste sono le tre regole. E la più importante, è facile capirlo, è proprio la terza. Quindi, come operare al meglio?

Controllare sempre i siti di demistificazione se si hanno dei dubbi. Evitare i siti con nomi bizzarri o troppo fantasiosi. Controllare chi sia che pubblica quella data notizia. Perché se non ci sono informazioni sugli autori bisogna diffidare, e parecchio. Diffidare di storie con una sola fonte. Controllare la data della notizia; rimpacchettata fuori contesto e fuori tempo è falsa. Infine, ricordarsi che esiste la satira. E che ci sono siti che fanno solo quella. Credere alle loro news ciecamente è da polli, lo diciamo chiaramente.

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