Inquinare meno conoscendo i simboli della raccolta differenziata

riciclabile

La raccolta differenziata è un dovere civico che si trasforma in un beneficio per tutti noi. Una buona suddivisione dei rifiuti è infatti essenziale per evitare sprechi, inquinamenti e mantenere il nostro pianeta sano.

A volte però possiamo provare imbarazzo o disagio al momento di buttare i rifiuti perché i simboli possono risultare ambigui e non chiari. È quindi importante saperli riconoscere e distinguere, in modo da agire con coscienza di causa. Cosa fare quindi per inquinare meno conoscendo i simboli della raccolta differenziata.

Simboli vari

La figura dell’uomo che getta un rifiuto in un cestino indica semplicemente che il contenitore non va disperso nell’ambiente dopo l’uso. Su tetrapack e bottiglie di plastica non è raro trovare il simbolo che invita ad appiattire il contenitore prima di gettarlo per occupare meno spazio.

Il barattolo aperto si trova spesso sui cosmetici. Il numero seguito dalla “M” indica la quantità di tempo in cui è possibile utilizzare il prodotto senza che questo subisca alterazioni. Il logo Raee è invece formato da un bidone dell’immondizia con una croce sopra. Indica le apparecchiature elettriche ed elettroniche che vanno gettate in contenitori appositi.

E quelli facilmente confondibili

Inquinare meno conoscendo i simboli della raccolta differenziata è difficile soprattutto quando si tratta di figure facilmente confondibili.

Esistono per esempio due simboli simili con tre frecce disposte a triangolo: uno con frecce a nastro piegate su se stesse, l’altro con frecce semplici. Nel primo caso si tratta di una figura posta su imballaggi di carta, cartone e cellulosa riciclabili. Il secondo si trova su contenitori di plastica. Se al suo interno è presente un numero da 1 a 6 (a seconda del tipo di plastica) esso è riciclabile. Se però al suo interno è contenuto il numero 7 allora quell’imballaggio non si può più usare. Sempre composto da frecce, ma solo due che si inseguono in un cerchio, è il punto verde che indica rifiuti riciclabili sono in centri appositi.

L’esagono si trova sui contenitori di liquidi, e al suo interno una sigla indica il materiale di cui è composto. Per esempio si può trovare “VE” per il vetro, “ACC” per la banda stagnata, “AL” per l’alluminio; tutti riciclabili. “CA” e “PI” stanno invece ad indicare gli accoppiamenti di materiali non separabili e quindi non riutilizzabili.

I loghi “PEFC” e “FSC” indicano invece l’uso di materiale proveniente da foreste organizzare in maniera eco-sostenibile. Il marchio Ecolabel è invece un simbolo europeo che segnala prodotti a basso impatto ecologico.

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