Influenza 2020, a chi conviene fare il vaccino doppio

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È vero che l’influenza 2020 non sarà forte come quella dell’anno scorso. Ma sappiamo anche che ci sono in giro 262 virus che provocano forme di tipo influenzale. Resta il fatto che l’influenza classica vanta numeri statisticamente più alti. Colpisce ad ogni autunno e mette a letto milioni di persone in una stagione. Anche quest’anno l’influenza tradizionale potrà colpire con violenza. E, purtroppo, potrà aprire la strada al coronavirus. Si capisce dunque, perché molte Regioni stanno estendendo le indicazioni per il vaccino. In Lazio e Campania è già obbligatorio per gli over 65. Non mancano inoltre nuove raccomandazioni: sarebbe meglio farsi iniettare il ‘vaccino potenziato’ e il ‘vaccino doppio’. Vediamo di cosa si tratta l’influenza 2020, a chi conviene fare il vaccino doppio, con gli esperti della redazione Salute e Benessere di Proiezionidiborsa.

Il vaccino potenziato

Influenza, a chi conviene fare il vaccino doppio. Detto anche vaccino potenziato, è il primo e unico vaccino quadrivalente ad alto dosaggio. È la vera novità di quest’anno. Ha una maggiore capacità di attivare gli anticorpi contro l’influenza. È una valida alternativa al tipo adiuvato, che di solito viene raccomandato per stimolare il sistema immunitario degli anziani. Che è meno reattivo rispetto a quello dei giovani. Il vaccino quadrivalente è autorizzato anche in Italia. Indicato per gli over 65, contiene una quantità di antigene quattro volte superiore al dosaggio standard. A sperimentare con successo questa novità, sono gli specialisti del Dipartimento Scienze e Salute dell’Università di Genova diretto da Giancarlo Icardi.

Influenza 2020, a chi conviene fare il vaccino doppio

Anche i bambini oggi sanno che il bersaglio principale del Covid-19 sono i nostri polmoni. Le polmoniti provocate dal coronavirus possono essere letali. Per questo motivo, alcuni specialisti virologi stanno consigliando i pazienti sull’opportunità di fare una vaccinazione doppia. Vale a dire, aggiungere il vaccino anti-pneumococcico a quello antinfluenzale. Lo pneumococco causa, infatti, il 70% delle polmoniti più comuni.

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