Inflazione: piccoli accenni fastidiosi

Mario Draghi ha sempre dichiarato che per la BCE il vero Zenit è il controllo dell’inflazione.

Non il benessere dei cittadini europei, non il sostegno del ciclo economico e delle Borse ma bensì per la BCE al centro c’è l’inflazione.

Dichiarazioni confermate dalle deleghe ufficiali attribuite alla Banca Centrale Europea.

Piano di lavoro però alquanto stridente con le strategie, ad esempio, di una FED che pone al centro esattamente le cose che la BCE pone in secondo piano.

In questo contesto ogni, anche timido, accenno di inflazione si presta a fornire motivo di preoccupazione per la BCE.

Banca Centrale Europea che, col rallentamento economico in corso, di tutto necessita tranne che di dover alzare i tassi di interesse per frenare l’aumento dei prezzi.

Dopo l’accenno di inflazione in Italia di cui abbiamo già scritto  oggi dunque anche i dati sui prezzi di Francia e Germania indicano un risveglio sul fronte dell’inflazione.

Per certi versi gradito perché allontana lo spettro della deflazione, per altri versi da monitorare perché se diverrà tendenza e si rinforzerà prima della ripartenza economica porrà la BCE in

grandi ambasce.

Tabella dati sui prezzi in Europa di giornata

    IPC in Germania (Annuale) (Giu) 1,6% 1,60% 1,6%
    IPC in Germania (Mensile) (Giu) 0,3% 0,30% 0,3%
    IAPC tedesco (Annuale) (Giu) 1,5% 1,3% 1,3%
    IAPC tedesco (Mensile) (Giu) 0,3% 0,1% 0,1%
    IPC francese (Annuale) 1,2% 1,2% 0,9%
    IPC francese (Mensile) (Giu) 0,3% 0,2% 0,2%
    IAPC francese (Mensile) (Giu) 0,3% 0,3% 0,2%
    IAPC francese (Annuale) (Giu) 1,4% 1,4% 1,1%

Possiamo notare come sia in Germania che in Francia i prezzi al consumo su base annua siano stati in linea con le attese.

Solo il dato mensile francese segna un rialzo.

Se però passiamo agli indici armonizzati la situazione cambia.

Quello tedesco sale sia su base annuale (1.5%ves 1.3%) che mensile(0.3% vs 0.1%) oltre il consensus!

In Francia il medesimo dato conferma le attese ma peggiora la rilevazione precedente: annuo +1.4% vs 1.1% e mensile 0.3% vs 0.2%!

Indice dei prezzi armonizzato, si tagliano voci statali

Considerato che in questo indice l’armonizzazione serve a rendere più omogenea la lettura tra i vari indici nazionali all’interno dell’UE rimane comunque indicazione significativa.

Tanto più visto che in questo calcolo vengono tagliate voci come il lotto e le lotterie in cui sono gli stati gli attori della dinamica dei prezzi e possono in qualche modo calmierare voci più indispensabili per le famiglie…

BCE difficili altri tagli

Se questa tendenza sarà confermata sarà difficile che la BCE, che già parte da tassi negativi, possa attivarsi per ulteriori tagli.

Semmai è pensabile che in caso di necessità venga rinforzato il TLTRO di fine estate con ancora maggiori vincoli di indirizzo dalla banche all’economia reale.

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