Inflazione fredda uguale BCE calda? Idee e proposte

Quello che emerge sempre di più in area UE è che lo spauracchio dei prezzi al rialzo, ovvero l’inflazione non esiste.

Almeno per il momento e per chissà quanto tempo ancora.

La cura meramente monetaria che la BCE ha dunque in mente per questo mese di settembre 2019 rischia seriamente di essere non solo inefficace ma addirittura controproducente.

Il vero pericolo è quello di andare incontro a una fase deflazionistica dall’inevitabile sbocco in una recessione tecnica di portata storica.

Altro che inflazione!

Tabella dati sui prezzi dell’area UE di oggi

IPP (Mensile) (Lug) 0,2% 0,2% -0,6%
Indice dei prezzi alla produzione (Annuale) (Lug) 0,2% 0,2% 0,7%

Come mostra chiaramente la tabella anche i dati odierni confermano che la situazione sul fronte dei prezzi è alquanto fredda.

Inflazione più che sotto controllo.

E’ vero che l’IPP (indice dei prezzi alla produzione) è risalito su base mensile da -0.6% a +0.2% (peraltro come nelle attese) ma su base annuale si è passati da un modesto +0.7% a uno strettissimo +0.2%.

UE serve il modello americano

Spesso l’America tormenta il mondo con scelte discutibili, con modelli e stili di vita in equilibrio misterioso tra il bigotto e il senza freni inibitori…ma nel contempo in ambito di politica economica negli USA di scelte sbagliate se ne contano poche.

Specialmente dopo la crisi sub-prime, FED e, con l’avvento di Trump, anche Casa Bianca non hanno sbagliato un colpo.

La mostruosa crescita e durata del virtuoso ciclo dell’economia USA è lì a confermarlo ogni giorno.

Senza gli eccessi personalistici ed eccessivi di Trump (esempio la guerra sui dazi) probabilmente questa dinamica potrebbe avere ancora molto spazio.

Abbiamo già scritto di come disarmare la FED sui tassi in questa fase potrebbe rivelarsi una pessima idea…

Ma tornando alle grane dell’Unione Europea si può tranquillamente dire che con tassi inflattivi così limitati la BCE deve stare molto attenta nel limitare la propria azione alla sola immissione di moneta.

MIX tra ritiro asset tossici e chiusura del periodo si austerity

A nostro parere, come già accaduto negli States anche in Europa si deve agire rapidamente sia sul fronte BCE che sul fronte politico, ovvero la Commissione Europea.

La BCE, come abbiamo più volte precisato, deve ritirare dal mercato le vagonate di asset tossici che ancora rendono le banche inefficienti nel loro ruolo principale che è quello creditizio.

La Commissione UE deve una volta per tutte convincersi che la politica di austerity ha soltanto impoverito la cittadinanza europea nel suo insieme.

Pertanto è necessario dare vita a un new deal con sì ruoli forti delle autorità pubbliche ma allo stesso tempo con una pressione fiscale molto più contenuta.

Tagli alle tasse ed imposte da affiancare a  un taglio netto alla montagna di burocrazia che le aziende debbono sopportare.

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