Inflazione fredda in Usa: il Nasdaq verso nuovi massimi?

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A differenza della Cina i dati sull’inflazione in USA da poco usciti sono tutti al rallentatore, ovvero sotto le attese. Addirittura l’indice dei prezzi alla produzione ha segnato uno 0.0% (contro 0.1% atteso) che in indica un livello di equilibrio perfetto e un ciclo virtuoso ancora in corso. Cosa confermata dal dato sulla disoccupazione le cui richieste inziali sono uscite a 213k meglio del previsto a 220K.

A differenza di settimana scorsa le richieste continue hanno invece fatto peggio della attese 1755k contro 1740k.

Insomma questo insieme di dati macro , inflazione ferma in testa, favoriscono le colombe della FED e il loro approccio morbido sul fronte dei tassi.

Da qui al meeting di settembre la strada è ancora lunga ma questa situazione, nel frattempo, potrebbe favorire un ‘uscita rialzista da questa prolungata fase di stallo. In particolare il Nasdaq pare pronto per un attacco ai precedenti massimi storici.

Si prospetta dunque un ferragosto caliente in borsa visto che anche gli scarsi volumi potrebbero favorire una improvvisa quanto rapida accelerazione.

Di tutt’altro tenore le aspettative successive visto che se i livelli raggiunti su un eventuale picco ferragostano non saranno confermati per fine mese , settembre si prospetterà molto complicato e potenzialmente in grado di produrre (o al massimo pianificare per ottobre) quel gravoso e prolungato storno che da troppo tempo manca sugli indici di borsa e che come ritardo è ormai da tempo a ritoccare i massimi storici di attesa.

D’altronde settembre e ottobre sono storicamente i mesi più consoni alle grandi “sciacquate ” di borsa…

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