Inflazione ferma: dati USA ambigui

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Per ora niente inflazione : dati USA ambigui

Molti temevano che oggi il dato sul costo del lavoro segnasse un ‘impennata…

In realtà è uscito un premiante +0.9% inferiore alle attese poste a +1.1% e anche al precedente posto a +1.2%

Ottime notizie dunque per Trump che potrà proseguire la sua campagna anti FED contro ulteriori rialzi dei tassi. Ma vediamo la tabella dei dati pomeridiani piuttosto ricca.

Dati macroeconomici USA ambigui

    Variazione dell’occupazione non agricola (ADP) (Nov) 179K 196K 225K
    Richieste di disoccupazione continua 1.631K 1.700K 1.705K
    Esportazioni 211,05B   211,36B
    Importazioni 266,53B   265,91B
    Richieste iniziali di sussidi di disoccupazione 231K 226K 235K
    Media delle richieste sussidio di disoccupazione di 4 settimane 228,00K   223,75K
    Produttività non agricola (Trimestrale) (3° trim.) 2,3% 2,3% 2,2%
    Produttività non agricola (Trimestrale) (3° trim.) 2,3% 2,3% 2,2%
    Saldo della bilancia commerciale (Ott) -55,50B -55,20B -54,60B
    Costi unitario della manodopera (Trimestrale) (3° trim.) 0,9% 1,1% 1,2%

 Evidentemente a mercati azionari già maldisposti questo mix di dati tutto sommato ambigui non è piaciuto molto. Vediamo di analizzare le varie voci.

L’occupazione tiene ma i nuovi posti di lavoro scendono

Come spesso accade il doppio dato settimanale sulle richieste  e sui sussidi di disoccupazione si è annullato con un più e un meno rispetto al consensus.

Quello che sta ulteriormente contribuendo al peggioramento del sentiment dei mercati è stato invece il dato sulla variazione dell’occupazione non agricola.

Infatti, un  179k vs 196k e rispetto al precedente di 225K.

Certamente un bel balzo indietro nel valore assoluto anche se, va detto, mesi fa simili su e giù non sortivano effetto alcuno sui listini di borsa.

E’ proprio il contesto generale ad essere mutato…

Bilancia commerciale nulla di nuovo

Sul fronte import export calma piatta dati pressoché in linea col consensus anche se sempre leggermente sotto.

Ulteriore elemento di pressione a favore di Trump per allentare o almeno tenare di farlo le manovre delle FED.

Questi dati però dovrebbero portare il Presidente USA a riflettere sulla validità della politica protezionistica intrapresa. Al momento benefici non se ne vedono…

Produttività ancora al TOP

Il fronte che invece ha perfettamente rispettato le attese e in questo senso darà una mano a Powell è quello della produzione non agricola .

Un +2.3% trimestrale è dato ottimo superiore anche al precedente.

Contando che questo indicatore si trova all’inizio del ciclo economico nel suo continuo dipanarsi  difficilmente la FED si farà scappare l’occasione per alzare i tassi.

Anche perché siamo di fronte all’ultima rilevazione  dell’anno che proietta ancora alcuni mesi di buona salute.

Occhio però perché esagerare nel tenere in considerazione il malumore delle borse sappiamo che storicamente negli USA impatta “velocissimamente” sui consumi…

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