Inflazione, Fed, Trump e i mercati

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Inflazione, FED e Trump sono i driver dei prossimi mesi e condizioneranno in bene o in male i mercati finanziari.

Dubitiamo che a Trump possa dispiacere che negli Stati Uniti , nonostante la forte crescita in atto da molto tempo, l’inflazione resti ampiamente sotto controllo: fredda direi.

Un dato surriscaldato dell’inflazione gli avrebbe dato agio per attaccare nuovamente la FED e spingere ulteriormente contro nuovi rialzi dei tassi interesse già previsti invece a partire da dicembre.

Stando ai dati da poco pubblicati Trump ha ben poche possibilità di fare valere ragioni valide avverso alla politica di Powell:

  USD Indice principali prezzi al consumo (Mensile) (Ott) 0,2% 0,2% 0,1%
  USD Indice principali prezzi al consumo (Annuale) (Ott) 2,1% 2,2% 2,2%
  USD Indice dei principali prezzi al consumo (Ott) 258,94 258,44
  USD IPC (Annuale) (Ott) 2,5% 2,5% 2,3%
  USD IPC (Mensile) (Ott) 0,3% 0,3% 0,1%
  USD IPC, non destagionalizzato (Ott) 252,89 252,80 252,44
  USD Redditi Reali (Mensile) (Ott) 0,1% 0,2% -0,1%

Inflazione, Fed, Trump: dati in linea

Praticamente tutti dati in linea col consensus e quindi già scontati dai prezzi di mercato.

Addirittura il dato più importante l’indice dei prezzi al consumo annuale ha segnato un +2.1% versus +2.2% atteso che ha del miracoloso visto il contesto di crescita e di tassi bassi.

Dopo una lunga era in cui le “colombe” della FED , leggasi i governatori delle banche centrali nazionali dall’approccio monetario più morbido, hanno avuto la meglio ora è il turno dei loro avversari a spadroneggiare forti di crescita ed inflazione sotto ampio controllo.

Inflazione, Fed, Trump: i dazi

Il rischio maggiore per gli USA e Trump rimane quello delle eventuali ritorsioni ai dazi doganali voluti dalla Casa Bianca ma al momento dopo la mezza sconfitta di metà mandato il Presidente pare essersi dato una calmata anche in questo ambito.
E poi, chi si permetterà di contrastare l’economia più forte del mondo se dopo gli annunci e le prime marginali mosse concrete la reale evoluzione del piano di protezionismo si è già arrestato?

Inflazione, Fed, Trump : elezioni Midterm

Si può probabilmente dire che mai sconfitta(quella alla Camera dei Deputati di Midterm) fu più opportuna per calmierare Trump  e così mantenere gli Stati Uniti il più a lungo possibile  in questo di circolo virtuoso ideale che si è creato e che prima di ogni altra cosa, come altro ciclo di successo, necessitava di essere modificato il meno possibile nelle dinamiche lo regolano.

Unica eccezione la FED che d’obbligo deve riprendere in mano la leva dei tassi proprio in fasi economiche come questa: la delicatezza della misura degli interventi garantisce ai settori produttivi di procedere senza scossoni, piaccia o non piaccia a Trump ed alle borse.

Approfondimento

Wall Street

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